“Caro presidente, mi corre l’obbligo, per i rapporti che ci legano e la ormai trentennale conoscenza, metterti al corrente del fatto che la nostra azienda ha dovuto ricorrere a una procedura di concordato per tentare di salvare quanto possibile. Nel prendere questa dolorosa decisione, dovuta in gran parte alla perdita di grosse commesse subita già nel 2007, grazie alla soppressione delle “tariffe a forcella” e alla conseguente sciagurata azione dei colleghi autotrasportatori, dopo anni di strenua resistenza nel voler fare comunque impresa in maniera più corretta possibile, abbiamo dovuto interrompere l’emorragia cercando di non danneggiare nessuno….”. Comincia così la lettera che un noto imprenditore del settore degli autotrasporti ha inviato al presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè per annunciare la fine di una lunga avventura imprenditoriale, durata addirittura oltre 60 anni. Continua a leggere