Volete lavorare per la Jaguar? Candidatevi qui, saranno assunte mille persone

Jaguar Land Rover amplierà la sua forza lavoro nel suo avanzato impianto di produzione di Castle Bromwich, in Inghilterrra, per sostenere il lancio dei nuovi modelli Jaguar. Saranno, infatti, creati più di 1.100 nuovi posti di lavoro e una campagna di reclutamento per operatori della produzione. Ralf Speth, ceo di Jaguar Land Rover, ha detto: “L’innovazione nel design, nella tecnologia e nell’ingegneria è al centro del nostro lavoro e, per la Gran Bretagna, questo significa che noi continueremo a investire in nuovi prodotti, a sviluppare nuove tecnologie e migliorare le competenze dei nostri lavoratori”.   Continua a leggere



Uggé: “Non bisogna dare aiuti alle imprese che non garantiscono il lavoro in Italia”

È sfuggito praticamente a quasi tutti i giornalisti dei quotidiani d’Italia (eccezion fatta per quelli di Libero che lo ha pubblicato il 10 di agosto con ampio risalto) lo studio di Mediobanca che sostiene come nei primi sei mesi del 2011 i profitti per le società del settore energetico abbiano registrato una crescita di fatturato dell’11 per cento e quelle manifatturiere del 14 per cento, in perfetta sintonia con il ritorno alla crescita del fatturato delle imprese italiane che nel 2010 hanno fatto registrare un più 64,2 per cento nell’utile netto. Unico dato negativo l’occupazione: meno 0,5 per cento. Continua a leggere



Francia, camionista vince al Lotto
e compra l’azienda per cui lavora

Chi non ha sognato di presentarsi dal proprio datore di lavoro e dire: “Senti, quanto costa la baracca, compro tutto io, tu vai pure in pensione”. Un sogno che ha realizzato un camionista francese, figlio di un operaio, che dopo aver vinto 10 milioni di euro al Lotto invece di trasferirsi in un paradiso tropicale, ha acquistato e salvato la sua impresa che era sull’orlo del fallimento. Proprio così, la prima azione decisa da parte del camionista è stata acquistare l’intera società di trasporto in cui lavorava, salvandone i 14 dipendenti che stavano per rimanere senza lavoro. Il nuovo presidente della società, che preferisce mantenere l’anonimato, non si è accanito però contro il suo ormai ex capo, ma lo ha mantenuto nella ditta affidandogli un incarico di responsabilità. Continua a leggere



Giachino: “Così la logistica si trasformerà da costo a guadagno”

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Oggi la logistica in Italia è un costo, mentre in altri Paesi, come Germania e Olanda, rappresentano degli utili, come spiega il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino: “La somma delle inefficienze in Italia vale 40 miliardi di euro”. Inefficienze che i camionisti pagano “con le code all’ingresso delle città, con le difficoltà del sistema portuale, con le attese al carico e scarico”. Ora con il Piano della logistica le cose potrebbero cambiare: “Abbiamo individuato”, conferma Giachino, “47 cose da fare per ridurre l’inefficienza logistica, aspettando che arrivino le nuove infrastrutture”.

Giachino: “Il Piano della logistica
farà crescere di mezzo punto il Pil”

Quattro miliardi in più l’anno, con una crescita di mezzo punto di Pil. È questo il contributo che, secondo il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino (nella foto), potrebbe dare al Paese il Piano nazionale della logistica: “L’inefficienza della logistica costa, ogni anno, circa 40 miliardi di euro che qualcuno, giustamente, considera una tassa sul sistema economico. Grazie al Piano nazionale della logistica, questa inefficienza potrà essere ridotta di 10 punti l’anno con una crescita per il Paese di 4 miliardi, quasi mezzo punto di Pil”, ha affermato Giachino durante la prima giornata del Port&ShippingTech di Genova. Continua a leggere