“Il Sistri funziona? Moretti rilegga le dichiarazioni dei ministro e dei magistrati”

“È bene che anche l’amministratore delegato di Finmeccanica conosca bene i fatti che hanno portato le imprese di autotrasporto a opporsi a un sistema, il Sistri, non funzionante, obsoleto, non in grado di combattere il sistema delle ecomafie e non applicabile ai vettori europei. Èd è bene anche che il dottor Mauro Moretti annoti un particolare di non poco conto: ad affermare che il Sistri è stato un fallimento non sono certo stati solo i rappresentanti del mondo dell’autotrasporto: lo hanno fatto, tra gli altri, l’attuale ministro all’Ambiente Gianluca Galletti; il procuratore antimafia  Catello Maresca, che lo ha affermato di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta;  i giudici di diversi tribunali che si sono pronunciati sui ricorsi dai operatori del trasporto.  Continua a leggere



Il Sistri2 funzionerà bene? “Il ministro ascolti l’autotrasporto e forse accadrà”

“Il nuovo Sistri sarà un sistema di tracciabilità dei rifiuti talmente efficiente da far scuola in tutta Europa, come annunciato dal  ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti? E verrà realizzato in pochi mesi,  diventando operativo a gennaio 2016  semplificando ogni operazione, riducendo contemporaneamente i costi per le aziende, eliminando le black box e le token usb, come ha sempre promesso il ministro? Fai Conftrasporto e tutto il mondo dell’autotrasporto italiano non possono che accogliere con gioia queste dichiarazioni e augurarsi che ogni singola parola data venga mantenuta. I clamorosi fallimenti registrati in passato dal progetto Sistri non lasciano indurre a facili ottimismi o entusiasmi, ma la speranza è che si possa davvero svoltare pagina. E a questo proposito il ministro sappia che le associazioni di categoria sono a disposizione del Governo per fornire qualsiasi possibile consiglio utile per far si che quel traguardo possa essere davvero raggiunto con l’inizio del nuovo anno. Continua a leggere



Riforma dei porti, il Governo ha gettato in mare troppe occasioni. Adesso rimedi

Se ne parla da troppo tempo, senza concludere molto. Il disegno di legge sulla riforma del sistema portuale è stato rimbalzato per almeno due legislature senza che il testo definito sia divenuto legge. La gran parte delle Autorità portuali sono commissariate e questo incide negativamente sia sulla funzionalità dei porti sia sulle economie delle città. Nei mesi scorsi sembrava finalmente che un accordo tra il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti di allora, Maurizio Lupi, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, avesse prodotto passi significativi: un gruppo di esperti era stato insediato e un documento elaborato. Poi il nulla. Tutto è ritornato nel vago e ora il neoministro Graziano Delrio annuncia l’arrivo di stanziamenti per interventi sul sistema portuale e l’avvio di quella che a gran voce viene chiamata la logistica portuale. Ma con quale logica? Continua a leggere



Autotrasporto, l’invasione arriva da Est. Uggè: “Delocalizzazione selvaggia”

La quota di merci su gomma che entrano in Italia con i “nuovi trasportatori” dell’Est europeo supera ormai il 47 per cento rispetto al 7 per cento del 2003. Lo ha spiegato al convegno “L’Italia disconnessa” il vicepresidente di Confcommercio e presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè. La quota degli autotrasportatori italiani è attualmente intorno al 15 per cento; nel 2003 era al 33 per cento. Continua a leggere



Trasporto su strada, rotaia e via mare: l’Italia può ripartire soltanto da qui

Una lista di proposte concrete e realizzabili, analizzate dagli “addetti ai lavori” per sorpassare i tanti problemi che affliggono il mondo del trasporto merci. A presentarla ufficialmente al Governo, assente ingiustificato al convegno di Confcommercio intitolato “L’Italia disconnessa” al quale ha preso parte solo un esponente dell’opposizione, Vincenzo Gibiino, è stato il vicepresidente nazionale dell’associazione, Paolo Uggè, che ha voluto sottolineare non solo l’importanza di agire ma anche quella di farlo in fretta. Continua a leggere



Trasportare persone in auto? Se è un lavoro lo può fare solo un professionista

“Chi trasporta persone in macchina deve essere un professionista quale requisito a garanzia di sicurezza e professionalità e la sentenza con la quale il Tribunale di Milano ha disposto il blocco del servizio “Uber Pop” riconosce la tutela di questa garanzia. Dopo questa sentenza il ministero dei Trasporti non potrà non passare ai fatti e affrontare una riforma che coinvolga tassisti, titolari di licenza per noleggio di auto con conducente e intermediari del trasporto dettando regole che, peraltro, sono state recentemente riconosciute dall’Authority dei trasporti”. Continua a leggere



Uggé: “Infrastrutture e Trasporti devono essere guidati da due ministri diversi”

FOTO PAOLO UGGE'Siamo all’assurdo. La ristrutturazione del ministero delle Infrastrutture, che coinvolge anche gli uffici del dipartimento trasporti, rischia di portare alla paralisi molte imprese di autotrasporto, soprattutto quelle che operano con l’estero. Nessuno vuole contestare la scelta del Governo di  fare chiarezza sulla parte del dicastero che si occupa di infrastrutture, ma coinvolgere, paralizzandola, l’attività degli uffici che si occupano dei trasporti terrestri significa danneggiare imprese già in difficoltà. Veicoli bloccati all’estero perché il sistema informatico che rilascia le copie conformi delle licenze comunitarie non prevede l’operazione di sostituzione del veicolo; allungamento dei tempi per il rilascio della documentazione sulla capacità professionale e per l’accesso al mercato; ritardi per le cancellazioni o modifiche dei dati in possesso degli Albi e per le revisioni degli autoveicoli: sono questi i risultati di una situazione provocata dalla mancanza di personale tecnico e amministrativo. Continua a leggere



Uggé: “Lo stato d’emergenza per la Sicilia non potrà non riguardare l’autotrasporto”

“Poche ore dopo il crollo del viadotto Himera, che un mese fa ha letteralmente tagliato in due la Sicilia, Conftrasporto-Confcommmercio aveva chiesto al ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Graziano Delrio misure immediate e precise per impedire che quel disastro potesse rendere ancora più pesante la situazione per migliaia di imprese dell’isola, a partire da quelle di autotrasporto. Oggi, a un mese di distanza dal crollo, il Governo si dice pronto a dichiarare lo stato di emergenza. L’augurio è che, come anticipato dalle notizie diffuse in queste ore dalle agenzie, già nel Consiglio dei ministri di venerdì possano essere varate anche misure a favore dell’autotrasporto”.   Continua a leggere



Registro automobilistico, due sono inutili e fanno sprecare 60 milioni di euro

Si è parlato a più riprese dell’opportunità d’intervenire con tagli sui trasferimenti dello Stato alle imprese di autotrasporto. Talvolta in modo improprio, come è avvenuto con la proposta di tagliare il rimborso sulle accise per il carburante, intervento che secondo i calcoli effettuati dai responsabili dell’ufficio studi  di Confcommercio avrebbe un effetto boomerang, riducendo drasticamente le entrate per le casse dello Stato, considerato che la conseguenza più immediata sarebbe una fuga dei tir a fare il pieno oltrefrontiera. Con umiltà e spirito di collaborazione Fai Conftrasporto ha proposto un altro intervento che porterebbe ad avere qualche centinaio di milioni di euro di risparmio e maggior funzionalità nel servizio: l’abolizione del Pra e la realizzazione di  un unico registro automobilistico. Continua a leggere



Ergastolo della patente? Agli assassini al volante meglio confiscare denaro e beni

“Prevedere l’ergastolo della patente per punire chi dovesse compiere il reato di omicidio stradale, per il quale è stato predisposto un disegno di legge che ha visto presentare gli ultimi emendamenti in commissione Giustizia, sarebbe un errore madornale, una manovra incostituzionale, inutile e dannosa, in particolar modo per chi con la patente lavora, come moltissimi autotrasportatori, conducenti di mezzi pubblici, tassisti, autonoleggiatori….  Chi lo sostiene  fa solo demagogia da quattro soldi. Esistono altre strade per combattere i criminali al volante, senza scegliere manovre anticostituzionali, visto che verrebbe applicata una sanzione a vita in un Paese dove il carcere a vita non viene dato neppure ai peggiori assassini.  Continua a leggere



Costi minimi per il trasporto merci, il Tar conferma: “Valgono quelli del ministero”

Dopo il pronunciamento della Corte di giustizia europea che si è espressa sulla compatibilità delle norme introdotte dal Parlamento italiano sui costi della sicurezza per il trasporto merci, i giudici del Tar del Lazio hanno ribadito il principio, peraltro già riconosciuto più volte da sentenze della giustizia europea, “che solo i pubblici organismi possono essere titolati a introdurre limitazioni in nome del bene collettivo”. E proprio a questo principio sembra essersi attenuto il Tar del Lazio che, respingendo la richiesta di annullare i costi della sicurezza definiti dal ministero, ha ritenuto “di escludere l’effetto caducante (ovvero privato di efficacia giuridica) sui provvedimenti adottati dal ministero dopo l’attribuzione a quest’ultimo delle competenze precedentemente spettanti all’Osservatorio”. Continua a leggere



Cronaca di un incidente: se il camionista è vittima non deve diventare colpevole

“La cronaca di un incidente stradale può essere raccontata di diversi modi e a volte basta enfatizzare una parte di quel racconto per fornire un’immagine distorta di quanto realmente accaduto. E a volte basta che il giornalista chiamato a titolare quella notizia, costretto dall’obbligo di fare una sintesi o magari abbagliato dal desiderio di fare il titolo “gridato”, faccia una sintesi superficiale ed ecco uscire un’immagine ben diversa da quanto successo. Un esempio? La tragedia avvenuta sulla Statale 42, all’interno della galleria Montepiano a Breno, in provincia di Brescia, che è costata la vita a un uomo e una donna di 40 anni e che ha visto rimanere ferito in modo molto grave un bambino. Un conto è titolare “Un camion perde il carico e travolge le auto”; un altro “Auto in sorpasso finisce  contro un Tir che sbanda e perde il carico”. Continua a leggere



Ilva, Lupi chiede di bloccare la protesta di lunedì. Ora tocca ai trasportatori decidere

“La decisione di convocare i rappresentanti dell’autotrasporto mercoledì 18 febbraio a Roma per esaminare altri interventi, oltre alla prededucibilità dei crediti, in favore delle moltissime imprese  che da mesi non vengono pagate dall’Ilva e la decisione del ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, artefice dell’incontro, ma anche del presidente del Consiglio Matteo Renzi di occuparsi personalmente della vicenda  rappresentano una mossa particolarmente significativa e positiva. Continua a leggere



Debiti Ilva: le proposte del Governo agli autotrasportatori sono insufficienti

“Prevedere la prededucibilità dei crediti per le imprese di autotrasporto che lavorano per l’Ilva e che dall’aprile 2014 non vengono pagate è un primo passo, che non possiamo non commentare positivamente, ma non può certamente bastare. Al sottosegretario alla presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio dei ministri Graziano Delrio, che ha invitato il mondo dell’autotrasporto  e dell’indotto  che vantano crediti importanti verso l’Ilva,  a resistere ancora 15 giorni in attesa di un emendamento sulla prededucibilità, chiediamo di dare segnali più forti e concreti, che riguardino la sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e la messa a disposizione di risorse. Solo così sarà impossibile fermare il desiderio di protesta che sta montando sempre più fra le imprese che da otto mesi non vengono pagate dal gruppo siderurgico per il lavoro svolto, e questo nonostante  l’Ilva, vendendo franco fabbrica, riceva regolarmente  il pagamento del trasporto ,dimenticandosi però di trasferirlo ai vettori”. Continua a leggere



Uggé: “Difficile salvare l’Ilva se non si salva chi trasporta i suoi prodotti”

“Assurda e non più sostenibile”. Così il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè ha definito la situazione nella quale si trovano i tanti operatori del trasporto merci che da mesi lavorano per il gruppo siderurgico Ilva senza essere pagati. “Una situazione assurda e insostenibile perché stiamo parlando di imprese che hanno sopportato i costi, corrisposto gli stipendi e contributi ai lavoratori e versato l’Iva su fatture mai saldate, e che oggi non sono nella condizione di assicurare i servizi”, ha spiegato Paolo Uggè, evidenziando il pericolo che così “i prodotti non vadano in consegna e il salvataggio dell’Ilva vada in fumo”. Come intervenire? Secondo il presidente di Fai Conftrasporto (ma anche vicepresidente di Confcommercio) occorre percorrere una sola strada: quella della “sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e della prededucibilità del credito. Continua a leggere