Autotrasporto irregolare in un caso su tre. Così è intitolato un articolo pubblicato dal giornale economico Il Sole 24 Ore nel quale si afferma (proprio nell’attacco del pezzo…) che ” l’evasione fiscale corre sul tir”. Una conclusione tratta dopo aver analizzato i dati emersi al termine di un’operazione della Guardia di Finanza, denominata Truck, che ha permesso di scoprire come su 239 imprese di autotrasporto controllate, 80 fossero totalmente sconosciute al fisco. Continua a leggere
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Nuove regole per il cabotaggio,
soddisfatta Confindustria Udine
Il Nord-Est si trova spesso a fare i conti con vettori stranieri che fanno servizi di cabotaggio in Italia. Per questo le recenti modifiche apportate al nuovo Codice della Strada con la legge 120 – in vigore dal 13 agosto prossimo – che prevedono un significativo aumento delle sanzioni per le irregolarità degli autotrasportatori esteri che effettuano viaggi di cabotaggio in Italia, con una multa che va da 5.000 a 15.000 euro e il fermo del veicolo per tre mesi, sono state accolte con favore anche da Confindustria. Enrico Rosina (nella foto), capogruppo trasporti e logistica di Confindustria Udine, ha infatti espresso in una nota diffusa dall’agenzia di stampa Agi ”apprezzamento per il nuovo regime sanzionatorio avente l’obiettivo di ripristinare la legalità nel settore dei viaggi di cabotaggio che hanno letteralmente messo in ginocchio l’autotrasporto merci in Friuli Venezia Giulia, gravemente penalizzato dalla concorrenza in molti casi sleale effettuata dai vettori dell’Est”. Continua a leggere
Il blocco del traffico? È inutile,
e gli esperti lo dicono da anni…
Diminuzione delle polveri del 95 per cento e CO2 a meno 40 per cento rispetto al 1990: questi i dati forniti non da “nemici dell’ambiente” ma da Corrado Clini, tecnico di valore, che opera presso il ministero dell’Ambiente. Aggiungiamoci quanto ha detto sul possibile legame fra i danni alla salute e lo smog dal professor Umberto Veronesi (“il 30 per cento dei tumori è dovuto a ciò che mangiamo, mentre solo il 4 per cento all’aria che respiriamo, nella quale la quantità giornaliera di benzene assunta per via inalatoria ipotizzabile nel peggiore dei casi risulta circa la metà rispetto a quella conseguente al fumo di una sigaretta che resta il nemico più pericoloso”) e il quadro è delineato. Pronto per essere “esposto” e mostrare l’itutilità del blocco della circolazione. Continua a leggere