Morti di serie A e di B. Come i camionisti, non considerati vittime del lavoro

È passato da pochi giorni il primo maggio, festa dei lavoratori. La domanda è se il vocabolo lavoratori comprenda davvero tutti coloro che svolgono un’attività o se esistano lavoratori più lavoratori di altri. Perché questo interrogativo? Perché ogniqualvolta succede una disgrazia, sui giornali vengono riportate dichiarazioni che ribadiscono la sacralità del lavoro e della sua sicurezza, ma mai la definizione di “vittime del lavoro” ha riguardato i conducenti dei mezzi pesanti. Le morti di autisti di Tir vengono classificate come semplici incidenti stradali. Eppure sono lavoratori, dipendenti o autonomi, che perdono la vita nell’esercizio di un’attività lavorativa, sul loro “posto di lavoro” che è la strada. Continua a leggere



Il ponte è troppo basso, in cinque anni ben 60 camion sono diventati cabrio

C’è un ponte, in North Carolina (Usa), che è stato ribattezzato l’apriscatole. Le scatole in questione sono i camion che spesso cercano di passarci sotto senza calcolare correttamente le misure. Il ponte, infatti, costruito circa 100 anni fa è troppo basso. Oppure i camion sono troppo alti. Fatto sta che negli ultimi cinque anni, l’apriscatole ha aperto circa 60 camion.  Continua a leggere



Camion, stanchezza e distrazione sono le principali cause degli incidenti

Nove incidenti su dieci in cui sono coinvolti i camion dipendono da fattori umani. Sono soprattutto stanchezza e distrazione a causare gli incidenti, mentre viene ridimensionato l’elemento relativo alla guida in stato di ebbrezza. È questo il frutto di un recente studio sulla sicurezza e sugli incidenti stradali in Europa condotto da Volvo Trucks. Realizzato dall’Accident Research Team di Volvo Trucks, lo studio si basa su proprie indagini di incidenti, oltre che su dati ottenuti da diverse autorità nazionali ed europee. L’analisi descrive il motivo per cui si verificano incidenti con i camion, la loro sequenza e le possibili azioni da intraprendere per ridurre il rischio di incidenti e le relative conseguenze. Continua a leggere



Incidenti, i soccorsi arrivano da soli: salvavita obbligatorio su tutte le auto?

Tutte le auto dell’Unione europea dovranno essere dotate di un sistema salvavita in grado di chiamare automaticamente i soccorsi in caso di incidenti gravi. Un sistema, chiamato eCall, che potrà salvare 2.500 vite all’anno. La richiesta è stata avanzata dal Parlamento europeo in una risoluzione approvata a larga maggioranza a Strasburgo. Come denunciano gli eurodeputati, attualmente il dispositivo è installato “soltanto sullo 0,4 per cento dei veicoli”. Da Strasburgo si chiede che eCall diventi obbligatorio su tutte le auto a partire dal 2015. Nella risoluzione, gli eurodeputati invitano la Commissione europea a considerare l’estensione dell’obbligatorietà anche a moto, autobus e camion.  Continua a leggere