A una settimana dallo stop ai veicoli non catalizzati e dall’accensione del riscaldamento domestico, scatta un nuovo allarme inquinamento assolutamente da non sottovalutare. Cambiamenti ambientali, città sempre più inquinate, cattiva alimentazione, fumo di sigaretta nei più giovani ma anche il fumo passivo hanno facilitato negli ultimi anni il notevole incremento delle malattie respiratorie – l’asma in particolare – nelle nuove generazioni. Continua a leggere
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Tra i giovani crescono gli asmatici,
Sicurezza stradale, si potrà
ancora fumare mentre si guida
Si potrà ancora fumare mentre si è alla guida. La commissione Lavori pubblici del Senato ha infatti bocciato l’emendamento presentato dall’Italia dei Valori che voleva vietare il fumo a chi guida un’automobile o un automezzo. A favore dell’emendamento di Giampiero De Toni hanno votato solo cinque senatori, mentre quindici sono stati i voti contrari. Nel corso della seduta di oggi si è parlato anche dell’innalzamento del limite di velocità a 150 chilometri all’ora sulle autostrade a tre corsie fornite da tutor, ma dopo una discussione accesa non si è arrivati alla decisione finale. Continua a leggere
Canada, multato un camionista
perché fumava al volante
Fumare fa male. Ma accendersi una sigaretta mentre si guida può costare davvero molto caro. Almeno in Canada, dove un camionista ha preso una multa di 300 dollari perché fumava al volante. Perché? Come spiega il sito corriere.it, la cabina dei Tir viene equiparata al posto di lavoro in fabbrica o in ufficio, e sul posto di lavoro è vietato fumare, come lo è nei locali pubblici. Continua a leggere
Ania: “Poche norme come
per il fumo, chi beve non guida”
“Poche norme, severe e fatte applicare. Contro chi beve prima di mettersi al volante bisognerebbe intraprendere una battaglia simile a quella contro il fumo. Appena si è vietato il fumo all’interno dei locali pubblici ci siamo messi in riga e oggi siamo il secondo Paese più virtuoso del mondo”. E’ agli antipodi rispetto alla proposta del ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia, il pensiero espresso dal presidente dell’Ania, Fondazione per la sicurezza stradale, Sandro Salvati. Continua a leggere
L’Asaps: «Chi beve due bicchieri potrebbe essere ebbro alla guida»
Anche l’Asaps, l’Associazione degli amici della Polizia stradale, risponde al ministro Zaia, che aveva dichiarato a Quattroruote: «Lecito guidare dopo 2 bicchieri. Non è l’alcol la causa degli incidenti. Bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri: è in atto una criminalizzazione del vino». «In effetti», scrive in una nota il presidente dell’Asaps Giordano Biserni, «il ministro ha ragione, chi beve due bicchieri di vino non deve considerarsi ubriaco, ma potrebbe essere invece ebbro alla guida. Infatti il codice della strada, all’articolo 186, parla di ebbrezza alla guida e non di ubriachezza, condizione molto diversa». Continua a leggere