“Assurda e non più sostenibile”. Così il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè ha definito la situazione nella quale si trovano i tanti operatori del trasporto merci che da mesi lavorano per il gruppo siderurgico Ilva senza essere pagati. “Una situazione assurda e insostenibile perché stiamo parlando di imprese che hanno sopportato i costi, corrisposto gli stipendi e contributi ai lavoratori e versato l’Iva su fatture mai saldate, e che oggi non sono nella condizione di assicurare i servizi”, ha spiegato Paolo Uggè, evidenziando il pericolo che così “i prodotti non vadano in consegna e il salvataggio dell’Ilva vada in fumo”. Come intervenire? Secondo il presidente di Fai Conftrasporto (ma anche vicepresidente di Confcommercio) occorre percorrere una sola strada: quella della “sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e della prededucibilità del credito. Continua a leggere