La crisi taglia 50 km al mese:
gli italiani riducono l’uso dell’auto

Gli italiani lasciano più spesso l’auto in garage, ma le cattive abitudini restano e i costi di gestione rimangono comunque molto alti. Dal Rapporto Automobile 2009 realizzato dall’Aci in collaborazione con Censis Servizi, intitolato “Da una congiuntura costrittiva a una mobilità eco-compatibile” emerge in particolare che la crisi economica ha spinto gli automobilisti a percorrere mediamente 600 chilometri in meno rispetto al 2007, 50 al mese. Continua a leggere



Tra Italia e Svizzera il traffico
pesante è calato del 15 per cento

La crisi dell’economia italiana ha coinvolto pesantemente anche il mondo dell’autotrasporto. Il passaggio dei mezzi pesanti dall’Italia alla Svizzera è infatti calato del 15 per cento nei primi sei mesi dell’anno rispetto al 2009. Una cartina tornasole efficace per l’intero settore, visto che dalla dogana di Brogeda Ponte Chiasso sull’Autolaghi transitano ogni anno circa un milione di Tir (900mila) sommando i mezzi in direzione Nord e Sud. Continua a leggere



La protesta degli autotrasportatori
siciliani: “Siamo pronti al fermo”

Gli autotrasportatori siciliani sono sul piede di guerra. Nel mirino ci sono le mancate misure, da parte del governo regionale e di quello nazionale, a sostegno dei produttori agricoli della regione, minati dalla grave crisi che sta coinvolgendo l’agricoltura siciliana. In una nota, il presidente di Conftrasporto Sicilia Salvatore Bella annuncia la volontà degli autotrasportatori a unirsi alle manifestazioni di protesta degli agricoltori se entro tempi strettissimi non verranno presi seri provvedimenti di natura finanziaria in favore dell’agricoltura. Continua a leggere



La crisi economica fa calare
il traffico e allunga la vita

Difficile pensare che la crisi allunghi la vita, ma secondo uno studio dell’Università del Michigan pubblicato dalla rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences è proprio così. Tutto parte da una considerazione piuttosto banale. I momenti di recessione economica fanno infatti calare il traffico veicolare, gli incidenti stradali e gli infortuni sul lavoro. Una magra consolazione quindi per chi si trova a fare i conti dall’inizio dell’anno o dalla fine del 2008 con il momento di crisi economica. Continua a leggere



Anita: la crisi del trasporto italiano
è inferiore a quella di altri Paesi

Autotrasporto italiano in crisi? Sì, ma non come quello tedesco o di altri Paesi del mondo. L’ondata di ottimismo, che non pare al momento condivisa da tutte le associazioni dell’autotrasporto, giunge dall’Anita, l’Associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di Confindustria, che pubblica uno studio nella sua newsletter di settembre. “La prima osservazione”, si legge nello studio, “è che la crisi del trasporto italiano – riferita alla componente del trasporto su strada e al più ampio aggregato del trasporto in generale e logistica – è d’intensità inferiore sia alla media mondiale sia alle parallele dinamiche del Paese leader europeo, ossia della Germania. Continua a leggere



Mercato dell’auto, crisi
e rilancio verso l’Est Europa

La crisi dell’auto contagia anche la russa Avtovaz che, dopo gli aiuti statali e la riduzione dell’orario di lavoro, ha annunciato tagli occupazionali di ben 27mila dipendenti, un quarto del totale. “L’azienda che ha in Togliattigrad uno dei suoi centri di produzione più importante, potrebbe essere uno dei partner dell’operazione che ha portato i canadesi di Magna al controllo di Opel”, ha scritto venerdì il quotidiano Repubblica. Continua a leggere



Una ricerca dell’Iru svela l’impatto
della crisi sul trasporto stradale

Si sapeva che la crisi del sistema finanziario e produttivo aveva causato molti problemi al mondo dell’autotrasporto. Una sensazione che ora è confermata dai numeri contenuti in una ricerca svolta dall’Iru su 74 Paesi. Cifre davvero preoccupanti. Nel raffronto tra i dati del primo semestre 2009 con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente si evidenziano moltissimi segni negativi: come la diminuzione del traffico nazionale (tra il 10 e il 20 per cento) e, ancora peggio, del traffico internazionale (tra il 20 e il 30 per cento). Continua a leggere



Autotrasporto, ecco i numeri
di una crisi sempre più profonda

Poco prima delle vacanze estive, Fai Conftrasporto ha svolto un’indagine sulle aspettative dei nostri imprenditori alla ripresa autunnale intervistando un significativo campione di responsabili di imprese con sede nel nord, nel centro e nel sud del Paese. Il primo (preoccupante) dato emerso  è che il 70 per cento delle persone intervistate ha ammesso di non aver potuto fare investimenti negli ultimi due anni e non pensa di realizzarne in un prossimo futuro. Il secondo dato, ancora più allarmante, è che il 18,5 per cento delle imprese, dislocate in gran parte nel Sud, non riprenderanno l’attività. Chiuderanno definitivamente i battenti, dopo aver tentato inutilmente di fronteggiare la crisi,  mentre un 31,5 per cento dei titolari di imprese intervistati  spera di poter mantenere aperta l’attività anche se teme, entro la fine dell’anno, in assenza di consistenti aiuti, di ritrovarsi nella condizione di non poter proseguire l’attività.

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Tajani: usciremo dalla crisi
grazie alle opere pubbliche

Le opere pubbliche previste per i prossimi mesi e anche quelle per cui sono già stati aperti i cantieri faranno uscire l’Italia dalla crisi, ne è convinto il commissario ai Trasporti dell’Unione europea, Antonio Tajani (nella foto). Le infrastrutture sono fondamentali per fronteggiare la crisi economica: l’investimento europeo di 550 milioni porterà più di 60mila posti di lavoro. Continua a leggere



Il traffico delle merci attraverso
le Alpi è in forte diminuzione

Nei primi sei mesi del 2009, il traffico delle merci trasportate attraverso le Alpi su strada e su ferrovia è fortemente diminuito. I dati, resi noti dal dipartimento elvetico dell’Ambiente e dei Trasporti, sono chiari: nel settore dei trasporti su strada il numero dei transiti è il più basso degli ultimi dieci anni. Nel primo semestre del 2009 sono stati 578mila i veicoli pesanti che hanno attraversato le Alpi, ossia il 13,1 per cento in meno rispetto alla prima metà del 2008. Per quanto riguarda il traffico delle merci su ferrovia il volume del trasportato è sceso al livello del 2002-2003 con un ribasso del 24,2 per cento. Continua a leggere



Autotrasporto: 7,5 milioni
per le aggregazioni in Trentino

Uniti contro la crisi. La Provincia di Trento attraverso la società di servizio Trentino Sviluppo Spa ha messo a disposizione 7,5 milioni di euro a sostegno delle aziende di autotrasporto. Non è quindi solamente il Governo italiano che si muove per sostenere una delle categorie trainanti dell’economia nazionale. I fondi stanziati dalla provincia autonoma, che grazie alla sua autonomia ha un potere maggiore rispetto alle altri amministrazioni locali, vuole favorire le aggregazioni e le sinergie tra aziende dell’autotrasporto. Non è più vera infatti l’equazione “piccolo è bello” nel settore di chi muove le merci; anzi, soltanto i gruppi strutturati hanno speranze di passare questi momenti di crisi. Continua a leggere



Umbria: Perugia fa i conti
con la crisi dell’autotrasporto

I dati iniziano a essere preoccupanti. Meno camion sulle strade, meno ditte in circolazione, il crescente ricorso alla cassa integrazione: l’autotrasporto merci conto terzi nella provincia di Perugia sta attraversando un periodo di difficoltà. Una crisi messa in luce dall’Ufficio Servizi alle imprese di trasporto e albo autotrasportatori merci della Provincia di Perugia: dal 2005 al 2009 si è registrato un calo di oltre un 15 per cento delle ditte attive,  passate dalle 2208 di novembre 2005 alle 1863 di luglio 2009. Continua a leggere



Così la logistica può guarire
i conti in rosso della sanità

Uno degli scopi del Patto della logistica, voluto dal precedente Governo Berlusconi era quello di integrare i servizi, di razionalizzare i costi e di generare maggior sicurezza. Per questa ragione erano stati avviati i progetti nelle cinque filiere fondamentali: farmaco-ospedaliera, rifiuti industriali, agroalimentare, merci pericolose, distribuzione urbana delle merci. Progetti  che tornano di strettissima attualità in questi giorni in cui i media presentano i conti in rosso della sanità. E la logistica potrebbe rappresentare una cura efficace, un ottimo antidoto contro i deficit regionali e contro la crescita della spesa pubblica che è  fortemente spinta dalla spesa sanitaria ed è in gran parte è legata ai prodotti farmaceutici e alle apparecchiature ospedaliere (il mercato italiano di beni e servizi ospedalieri  “vale” qualcosa come 12 miliardi di euro). Un radicale cambiamento, che associ la sanità alla logistica, sarebbe quantomai opportuno. Continua a leggere



Contro la crisi concediamo alle
imprese di non versare i contributi

“Per aiutare le imprese dell’autotrasporto (ma non solo) a superare l’onda lunga della crisi e scongiurare il pericolo, serissimo, che entro breve  decine e decine di attività siano costrette a chiudere,  creando centinaia, migliaia di nuovi disoccupati, è necessario ridurre immediatamente il costo del lavoro per le imprese, mettendo da subito in tasca più soldi ai lavoratori e assicurando contestualmente un onere sostenibile, oltre che recuperabile, per lo Stato. E questo è possibile attraverso una moratoria contributiva di sei mesi nei quali le imprese non verserebbero i contributi agli enti previdenziali e altrettanto accadrebbe per i lavoratori. Praticamente occorre congelare i versamenti dei contributi fino a che il peggio non sarà passato, augurandoci che questo avvenga davvero entro la primavera”. È questa la clamorosa proposta presentata oggi pomeriggio al ministero dei Trasporti da Paolo Uggè, presidente della Fai, la federazione autotrasportatori italiani, che nel corso dell’incontro convocato dal ministro Altero Matteoli per discutere di quella che ormai si può definire l’emergenza autotrasporto, ha messo sul tavolo la proposta, elaborata nelle settimane scorse da un gruppo di esperti. Continua a leggere