Costi minimi per la sicurezza dell’autotrasporto: una legge li impone ma nessuno o quasi li fa rispettare. E in assenza di controlli sull’intera filiera dell’autotrasporto, la committenza continua a non pagarli, ricattando gli autotrasportatori (“se non scendi al prezzo richiesto mi rivolgo a qualcun altro che sicuramente accetterà) e sfruttando il fatto che molti autotrasportatori accettano di subire il ricatto, danneggiando non solo se stessi (visto che in alcuni casi lavorano senza guadagnare o addirittura in perdita) ma l’intera categoria. Oggi in Italia (come ha denunciato, telefonando alla redazione di stradafacendo.tgcom24 un ex rappresentante sindacale della categoria dimessosi perché delusissimo dalle scelte della presidenza nazionale, che tra l’altro non ha mai apertamente preso le difese della legge sui costi incomprimibili per la sicurezza) solamente il 10 per cento dei viaggi viene effettuato con tariffe che rispettano i costi minimi. Continua a leggere
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Papa Francesco benedice i trasportatori riuniti a Montecatini Terme
“Papa Francesco ha detto che un capitalismo selvaggio ha insegnato la logica del profitto a ogni costo, del dare per ottenere, dello sfruttamento, senza guardare le persone. Un laico, un grande storico francese, Fernand Braudell, ha invece detto che “in un mercato senza regole si realizza il capitalismo di rapina; la sopraffazione del più debole”. Ha usato queste citazioni Paolo Uggé, presidente di Fai Conftrasporto, per rilanciare da Montecatini Terme (dove sabato e domenica la Federazione autotrasportatori italiani ha celebrato il proprio cinquantesimo compleanno) forte e chiaro l’invito a non risparmiare sulla sicurezza stradale, perché più sicurezza vuol dire meno morti e meno feriti sull’asfalto. Continua a leggere
Costi minimi per la sicurezza del trasporto, il Tar rinvia ancora tutto al 15 novembre
I giudici del Tar del Lazio hanno nuovamente rinviato ogni decisione in merito alla richiesta, avanzata da una parte della committenza, di sospendere l’applicazione della legge sui costi minimi per la sicurezza nel trasporto delle merci. Ogni decisione (salvo un nuovo, clamoroso rinvio) verrà presa il prossimo 15 novembre, data in cui è stata fissata la nuova udienza. A far slittare la sentenza, un vizio di forma presente nel ricorso presentato. Nuova fumata bianca dunque che ha lasciato insoddisfatti sia i rappresentanti della committenza sia i rappresentanti del modo dell’autotrasporto che, proprio alla vigilia dell’udienza davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale del Lazio avevano “acceso i riflettori” sul caso costi minimi pubblicando una lettera aperta rivolta alla committenza sul quotidiano economico Il Sole 24Ore e su Il Giornale. Continua a leggere
Tariffe e costi minimi del trasporto sono cose diverse. Parola d’esperto
Da una parte il Governo, i Consiglio dei ministri, le associazioni dell’autotrasporto; dall’altra Confindustria e l’Antitrust. Le novità in tema di autotrasporti (soprattutto in materia di sicurezza sociale, strettissima discendente dei costi minimi di trasporto che, se ridotti ai minimi termini da una concorrenza sleale, impediscono una corretta manutenzione del mezzo e il giusto riposo dei conducenti, trasformando automaticamente migliaia di tir in “bombe a orologeria” in circolazione su strade e autostrade) hanno creato due schieramenti opposti, che da mesi si stanno combattendo, senza esclusione di colpi. L’ultimo “attacco” contro le nuove norme in materia di autotrasporto (nonostante siano state già approvate dal Senato) è stato sferrato nei giorni scorsi direttamente dal presidente dell’Antitrust, Antonio Catricala, che ha praticamente chiesto al Governo di fare una clamorosa retromarcia. Continua a leggere