La benzina costa 12 centesimi di troppo. I consumatori: “Situazione intollerabile”

La benzina costa 12 centesimi di troppo. E la spesa in più per i cittadini è di 262 euro l’anno. Lo afferma l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, che da anni monitora l’andamento dei prezzi dei carburanti, delle quotazioni del petrolio e del cambio euro-dollaro. “Il petrolio continua ad attestarsi su livelli minimi”, spiega l’associazione dei consumatori in un comunicato, “ma i prezzi della benzina lievitano nuovamente in maniera del tutto ingiustificata”. Continua a leggere



Benzinai in crisi, vendite a picco nel 2013. Si “pagano” anche furti e rapine

Tempi duri per petrolieri e benzinai. In un comunicato stampa di Assopetroli Assoenergia Puglia si legge che “il settore della commercializzazione dei carburanti sta vivendo un drammatico periodo di crisi”. I motivi sono diversi. Come scrive Francesco Albergo, coordinatore di Assopetroli Assoenergia Puglia, la colpa non è solamente dell’altissimo “peso fiscale delle accise (oltre 1,03 euro al litro tra accise e Iva) che ha fatto registrare un imponente calo delle vendite, che nella sola Regione Puglia, ammonta a circa  150 milioni di euro nei primi 10 mesi del 2013 ma anche ad altri aspetti meno noti”.  Continua a leggere



“Accise sulla benzina, il governo Monti penalizza la mobilità individuale”

Il Governo Monti continua nella politica di penalizzazione della mobilità individuale nonostante le promesse fatte su temi decisivi. È quanto afferma la Compagnia dell’Automobile, libera associazione senza fine di lucro, animata da un gruppo di giornalisti del settore per tutelare il cittadino automobilista e l’auto nei suoi valori sociali, economici, tecnici e di libertà. È il caso, afferma la Compagnia dell’Auto, di quanto compare nell’articolo 12, comma 13 della Legge di Stabilità, dove si recita ”A decorrere dal primo gennaio 2013 restano confermate le aliquote di accisa stabilite con la determinazione del direttore dell’Agenzia delle dogane numero 88789 del 9 agosto 2012”. Continua a leggere



“Senza le accise del Novecento la benzina costerebbe 20 centesimi in meno”

”Eliminando le accise finalizzate a eventi ormai terminati e risolti da decenni, per esempio tutti gli stanziamenti riferibili al secolo scorso, potremmo ridurre il costo del libro di benzina di almeno 20 centesimi”. Lo afferma il senatore della Lega Nord, Fabio Rizzi, che sottolinea come “il caro benzina è uno degli argomenti che ciclicamente si ripete, ma mai come in questo periodo di crisi sta andando a incidere pesantissimamente su famiglie, imprese, artigiani, commercianti e professionisti”.  Continua a leggere



Carburanti, la Toscana cancella un’accisa: “I prezzi scenderanno di 6 centesimi”

Da ieri, lunedì 1 ottobre, la Regione Toscana cancella l’accisa sulla benzina che era stata introdotta per far fronte ai danni provocati dall’alluvione in Lunigiana e all’Isola d’Elba. “L’abbiamo cancellata in anticipo di tre mesi”, ricorda il governatore Enrico Rossi su Facebook.  Continua a leggere



Troppe tasse, allo sciopero della benzina ha aderito un automobilista su tre

Un automobilista su tre ha aderito allo sciopero della benzina indetto per oggi, mercoledì 6 giugno, dall’Aci per dire basta alle troppe tasse che spingono i prezzi dei carburanti. La rilevazione, aggiornata alle 15, è frutto del monitoraggio attuato sul territorio da 106 Automobile club provinciali e da tutti i presidi Aci. “Gli ultimi dati economici dimostrano l’inutilità e i danni della politica fiscale sull’auto attuata dal Governo e dal Parlamento”, ha dichiarato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, “perché se da una parte le famiglie usano meno l’automobile cercando di contenerne i costi, dall’altra si ritrovano comunque a spendere di più (oltre 3.500 euro nel 2012 a fronte dei 3.278 euro dello scorso anno) e al tempo stesso gli incassi per l’Erario sono inferiori alle attese, come evidenziato dalle ultime statistiche del Ministero dell’Economia sulle imposte indirette per Iva e oli minerali”. Continua a leggere



Terremoto, l’Aci critica l’accisa sulla benzina: intervenire su caffè e sigarette

“Anziché introdurre una nuova accisa che si aggiunge alle 16 già esistenti sulla benzina sarebbe stato meglio pensare a nuove forme di imposizione diretta su altri beni di largo consumo e soprattutto voluttuari: dalla tazzina di caffè al pacchetto di sigarette. Il continuo aumento della pressione fiscale sull’automobile è stato evidenziato anche da Bankitalia, secondo la quale nel 2011 gli automobilisti hanno versato maggiori tasse per un totale di 6,4 miliardi di euro, con un incremento del 14,9 per cento rispetto all’anno precedente”. Parola del presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, che in un comunicato stampa critica la scelta del governo di inserire una nuova accisa da destinare alle zone terremotate dell’Emilia-Romagna. Continua a leggere



Terremoto in Emilia, aumentano le accise. Passera: “I petrolieri riducano i prezzi”

Due centesimi di accise in più su benzina e gasolio. È questa la misura decisa dal Consiglio dei ministri per reperire le risorse per fronteggiare l’emergenza terremoto. L’aumento dovrebbe entrare in vigore già da giovedì 31 maggio. Secondo i calcoli effettuati sui consumi dello scorso anno, l’aumento delle accise farà entrare nelle casse dello Stato circa 500 milioni di euro.  Continua a leggere



L’Aci invita a non fare il pieno il 6 giugno? I benzinai listano a lutto i distributori

“Questo sciopero che invita i cittadini a non fare rifornimento per contrastare l’aumento dei prezzo dei carburanti è una follia”. È questo il commento, di Daniela Maroni, vicepresidente nazionale di Confcommercio per la categoria dei benzinai al prossimo “sciopero del pieno, organizzato per il 6 giugno. “Già c’è un calo di vendite e una fortissima crisi del settore, l’Aci non dovrebbe prendersela con la gente che lavora, ma semmai contro il Governo che non sa fare i conti e ha portato il Paese in recessione, bloccando i consumi”. Continua a leggere



Nuovo aumento della benzina, cinque centesimi di accise per le calamità naturali

In caso di calamità il governo potrà decidere un aumento di 5 centesimi al litro delle accise sui carburanti. E altrettanto potranno fare le regioni colpite. Un terremoto, un alluvione o un altro disastro potrebbero così pesare sulle tasche dei contribuenti fino a dieci centesimi al litro. Lo prevede la riforma della Protezione Civile varata venerdì dal governo. “Nel momento della dichiarazione dello stato di emergenza” si legge, “si provvede al fabbisogno finanziario utilizzando le risorse del fondo nazionale di protezione civile. Qualora sia utilizzato anche il fondo spese impreviste, lo stesso è immediatamente e obbligatoriamente reintegrato con risorse ordinarie e/o con le maggiori entrate derivanti dall’aumento dell’accisa sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei Ministri in misura non superiore a cinque centesimi per litro. Al momento della dichiarazione dello stato di emergenza, inoltre, le Regioni hanno facoltà di elevare l’imposta regionale sulla benzina di loro competenza sino al massimo di cinque centesimi per litro”.  Continua a leggere



Niente accise sulla benzina e trasformare il bollo auto: ecco la ricetta dell’Aci

“Sopprimere le più antiquate accise sulla benzina e trasformare il bollo auto in una tassa di circolazione, proporzionale ai chilometri percorsi e alle emissioni di CO2”. Lo ha chiesto al governo il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, nella prima giornata del quarto Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato a Riva del Garda. Le famiglie italiane spenderanno 170 miliardi di euro nel 2011 per l’automobile, “una cifra al limite della sostenibilità”, ha detto Gelpi, “che impone un’immediata rivisitazione dei costi che gravano sull’auto”. Continua a leggere



Rc auto troppo care, le case costruttrici chiedono interventi

Calmierare e riequilibrare i livelli dei premi Rc auto, che sono in costante aumento come denunciato dall’Isvap, a quelli degli altri Paese europei. Lo chiede al governo l’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere in Italia. Gli aumenti, spiega l’Unrae, “gravano esclusivamente sugli automobilisti e contribuiscono ulteriormente a penalizzare un mercato automobilistico già in forte crisi”. Continua a leggere