Troppe tasse, allo sciopero della benzina ha aderito un automobilista su tre

Un automobilista su tre ha aderito allo sciopero della benzina indetto per oggi, mercoledì 6 giugno, dall’Aci per dire basta alle troppe tasse che spingono i prezzi dei carburanti. La rilevazione, aggiornata alle 15, è frutto del monitoraggio attuato sul territorio da 106 Automobile club provinciali e da tutti i presidi Aci. “Gli ultimi dati economici dimostrano l’inutilità e i danni della politica fiscale sull’auto attuata dal Governo e dal Parlamento”, ha dichiarato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, “perché se da una parte le famiglie usano meno l’automobile cercando di contenerne i costi, dall’altra si ritrovano comunque a spendere di più (oltre 3.500 euro nel 2012 a fronte dei 3.278 euro dello scorso anno) e al tempo stesso gli incassi per l’Erario sono inferiori alle attese, come evidenziato dalle ultime statistiche del Ministero dell’Economia sulle imposte indirette per Iva e oli minerali”. Continua a leggere

L’Aci invita a non fare il pieno il 6 giugno? I benzinai listano a lutto i distributori

“Questo sciopero che invita i cittadini a non fare rifornimento per contrastare l’aumento dei prezzo dei carburanti è una follia”. È questo il commento, di Daniela Maroni, vicepresidente nazionale di Confcommercio per la categoria dei benzinai al prossimo “sciopero del pieno, organizzato per il 6 giugno. “Già c’è un calo di vendite e una fortissima crisi del settore, l’Aci non dovrebbe prendersela con la gente che lavora, ma semmai contro il Governo che non sa fare i conti e ha portato il Paese in recessione, bloccando i consumi”. Continua a leggere

Caro carburanti, l’Aci dice basta: “Stiamo organizzando lo sciopero della benzina”

Caro-benzina e una pressione fiscale sempre maggiore sulle auto. Per questi motivi l’Aci chiama a raccolta gli automobilisti e si prepara per una mobilitazione senza precedenti. Come ha spiegato il presidente dell’Automobile club, Angelo Sticchi Damiani, in un’intervista al quotidiano Avvenire, “occorre dare un segnale forte per dimostrare che gli automobilisti non sono rassegnati a farsi tartassare e per questo stiamo organizzando la prima giornata dello sciopero della benzina: serve un gesto simbolico, ma importante. Sarà una specie di serrata di chi l’auto la deve usare per forza e non può più accettare che il prezzo del carburante aumenti a questi livelli”.  Continua a leggere