Come convertire la patente italiana se vivete all’estero, le procedure da seguire

Ci sono moltissimi italiani in giro per il mondo. E muoversi con il mezzo privato per quasi tutti può diventare indispensabile. Così chi vive stabilmente all’estero si trova a dover convertire una patente di guida italiana in una estera. Esistono accordi tra gli Stati in Europa e anche fuori dall’Europa per la conversione reciproca dei documenti di guida. Non è raro però che l’autorità straniera possa chiedere una serie di informazioni scritte sulla vostra abilitazione. Continua a leggere



Pneumatici riciclati per costruire case antisismiche: l’idea arriva dalla Colombia

Il problema dello smaltimento degli pneumatici è sentito in tutto il Pianeta. I terremoti rappresentano un rischio per tutte le abitazioni costruite prima delle tecnologie antisismiche. Così in Colombia, a Bogotà, c’è chi ha scelto di costruirsi una casa proprio con pneumatici riciclati, terra e ferro per lo scheletro. Si tratta di enormi igloo che grazie ai loro “mattoni” di gomma mantengono l’elasticità necessaria a far fronte ai numerosi terremoti che caratterizzano il Paese. Continua a leggere



Morti sulle strade, servono ancora più controlli e un Codice stradale europeo

Dopo i buoni risultati ottenuti nella riduzione della mortalità sulle strade europee tra il 2000 e il 2010, decennio che ha fatto registrare una diminuzione di vittime intorno al 50 per cento, gli ultimi dati certificano invece una battuta d’arresto significativa rispetto all’obiettivo stabilito per il 2020, ovvero un’ulteriore riduzione del 50 per cento. Nel 2014 il dato è risultato infatti solo un misero meno uno per cento, con circa 70 persone al giorno rimaste uccise sull’asfalto. Pochi i Paesi in controtendenza e tra questi il nostro che ha fatto registrare una riduzione più elevata della media europea ottenendo tra il 2010 e 2014, un meno 18 per cento. Continua a leggere



Un camionista in Italia costa 60mila euro, all’Est 26mila. Anita: “Dati sconcertanti”

In Italia il costo del lavoro per un autista è di 60mila euro. Nell’Ovest Europa è di 40mila e nell’Europa dell’Est la cifra scende a 26mila. “Dati sconcertanti”, commenta il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, “che scoraggerebbero chiunque a mantenere la propria attività in Italia eppure molte imprese di autotrasporto e logistica continuano a credere in questo Paese e a svolgere qui la propria attività sopravvivendo alla crisi economica”. Continua a leggere



Ventiseimila camion fuggiti dall’Italia. Unatras: “Il Governo fermi l’emorragia”

“Ventiseimila Tir  “fuggiti” dall’Italia dal 2008 al 2013 per consentire ad altrettanti autotrasportatori di poter continuare a lavorare, perché solo trasferendosi in Paesi dove il costo del lavoro poteva consentire di essere concorrenziali molti imprenditori del trasporto avrebbero potuto  evitare di chiudere l’attività. Quante altre centinaia, migliaia di imprese dovranno ancora fuggire dal nostro Paese prima che il Governo cambi la sua politica dell’autotrasporto? Cosa dobbiamo fare per far capire che per le imprese italiane di autotrasporto è impossibile poter essere competitive in Europa, che l’insostenibile costo del lavoro, non causato dalla retribuzione al lavoratore talvolta uguale ai Paesi dell’Est, ma dagli oneri sociali e contributivi che gravano a dismisura sul costo totale del dipendente, obbliga le imprese italiane a delocalizzare? Continua a leggere



La Spagna ferma il dumping sociale, sanzioni a chi non rispetta le regole

La Spagna istituirà nuove norme per controllare le condizioni dei lavoratori delle imprese che operano nel Paese al fine di contrastare il dumping sociale. Lo ha reso noto la Federazione nazionale dei Trasporti spagnola (Fenadismer) che ha espresso grande soddisfazione per la misura annunciata dal ministero del Lavoro. La regolamentazione (al pari di quella introdotta col salario minimo tedesco) “stabilirà un sistema di sanzioni per le società estere in qualsiasi settore di attività, compreso il trasporto su strada, che non dichiarino alle autorità del lavoro eventuali operazioni da eseguire sul territorio spagnolo”, si legge su conftrasporto.it. Continua a leggere



Da Est a Ovest, i sindacati d’Europa dicono basta al dumping sociale dei camionisti

Un’azione comune contro il dumping sociale. È quella che vogliono mettere in campo i sindacati dei lavoratori del settore trasporto merci di diversi Paesi europei. La notizia, riportata sul sito conftrasporto.it, arriva dal sindacato olandese FNV che “insieme alla sigla BTB (Belgio), Solidarnosc (Polonia) e SLT (Romania), si sono riuniti nella capitale dell’Ue proprio nel giorno in cui il Parlamento Europeo ha discusso delle tariffe minime salariali collettive o legali e della legge tedesca sul salario minimo, che ha un forte impatto anche nell’autotrasporto, perché interessa pure i camion stranieri che operano in territorio tedesco”.
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Trasporto merci via mare, l’Italia vuol farsi sorpassare anche dalla Grecia?

“La Grecia con una decisione coraggiosa ha consentito il raddoppio dei container in arrivo nel porto del Pireo con le conseguenti ricadute sulle entrate fiscali e sulla occupazione nella logistica e nei trasporti. In Italia, dove ci sono oltre 20 porti, molto più vicini al mercato europeo rispetto alla Grecia, malgrado alcune performance positive in alcuni scali, da anni siamo fermi a 5-6 milioni di container, il doppio della Grecia, è vero, ma la metà di quelli che riceve da solo il porto di Rotterdam”. Ad affermarlo, commentando la decisione di scioperare adottata dai lavoratori portuali, sono stati il responsabile nazionale trasporti di Forza Italia Bartolomeo Giachino e il capogruppo in Commissione Trasporti della Camera, Sandro Biasotti, denunciando lo scarso coraggio del nostro Governo nel rilancio dei trasporti merci via mare. Continua a leggere



Autostrade troppo care, ex ministro francese promuove una class action

Le autostrade sono troppo care e un ex ministro decide di promuovere una maxi causa legale. In Francia l’avvocato ed ex ministro dell’Ambiente Corinne Lepage ha infatti deciso di promuore una class action per i pedaggi ritenuti troppo elevati. “Ci basiamo in particolare su un rapporto della Corte di conti del luglio 2013, che criticava degli aumenti delle tariffe nettamente superiori all’inflazione ed evocava un rapporto di forza più favorevole ai concessionari che ai poteri pubblici”, ha detto al quotidiano Le Parisien, spiegando che questo documento può diventare elemento di prova per reclamare un risarcimento. Continua a leggere



Camionista ubriaco al volante in Svizzera costretto a tornare in Italia in treno

Sulle strade della Svizzera non si scherza, lo sanno bene gli autotrasportatori italiani. I limiti ci sono e vanno rispettati, difficile pensare di farla franca. Un particolare che probabilmente è sfuggito a un camionista 41enne bulgaro, ma residente in Italia, alla guida di un autoarticolato, anch’esso con targa italiana, fermato in autostrada, in Canton Ticino, diretto verso il Gottardo. L’uomo aveva un tasso alcolico di oltre 1,40 grammi per litro. Continua a leggere



Burocrati insensati. Fai Piemonte contro chi chiude i trafori per pochi fiocchi di neve

Pochi fiocchi e molti disagi. È bastata una manciata di parole a Bruno Graglia, presidente regionale per il Piemonte di Fai Conftrasporto per dimostrare al prefetto di Torino Paola Basilone e  al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino quanto inutilmente  dannosa sia stata la decisione di interdire i trafori autostradali al traffico pesante nella nottata di ieri in previsione di precipitazioni nevose. Un’ordinanza che in una lettera inviata oltre che a prefetto e presidente della Regione anche al presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, Bruno Graglia definisce insensata e scondiderata visto che “per una intera notte la mobilità transfrontariera tra il Piemonte e la Francia è stata sospesa sulla base della previsione di precipitazioni, nemmeno di particolare intensità, a prescindere dalla reale esigenza e senza tener conto della durata effettiva dell’evento atmosferico. Continua a leggere



Benzina, i prezzi tornano a salire. Intanto in Albania si fermano le auto per protesta

Mentre in Italia ritornano a salire i prezzi dei carburanti (questa mattina Eni ha ritoccato i listini di benzina e diesel di 1,5 centesimi), in Albania si protesta contro il caro benzina. Alle 11 di questa mattina nelle principali strade di Tirana e di molte altre città del Paese, molti cittadini hanno infatti fermato e spento le auto. La protesta è stata organizzata dall’opposizione di centrodestra, guidata da Lulzim Basha, attuale sindaco di Tirana. Secondo uno studio del sito specializzato GlobalPetrolprices, l’Albania si troverebbe al 134° posto su 181 Paesi del mondo per il caro carburante. Continua a leggere



Autotrasportatori stranieri, la Germania li mette alla porta. E l’Europa sta a guardare?

Una norma socialmente avanzata? Forse sì. Di sicuro utile a mettere fuori mercato la concorrenza di autotrasportatori di altri Paesi. La norma è quella che obbliga le imprese straniere i cui mezzi effettuino trasporti sul territorio tedesco a inoltrare a un ufficio di Colonia un documento, redatto in tedesco, contenente i dati anagrafici del conducente; l’inizio e la durata della prestazione di trasporto; il luogo dove risulti depositata la documentazione comprovante il rispetto del salario minimo pari a 8,50 euro l’ora. Una nuova disposizione, all’esame degli organismi europei per verificarne la compatibilità, che nell’affermare un costo minimo vuole allo stesso tempo combattere la distorsione della concorrenza che deriva dall’utilizzo di conducenti “in affitto” provenienti da Paesi nei quali il costo del lavoro è nettamente inferiore. Continua a leggere



Trasportatori italiani e francesi viaggiano uniti contro gli assassini di Charlie Hebdo

“Trasmettiamo al presidente Paolo Uggè i nostri ringraziamenti per il suo messaggio di empatia che ci colpisce enormemente qui alla Fntr. Condividiamo pienamente la sua opinione e cioè che, dopo le parole e le manifestazioni, occorrono le azioni. Questa lotta per i nostri valori fondamentali si svolgerà non solo nel nostro Paese, ma ben al di là dei nostri confini, e in primo luogo in Europa. Sappiamo di poter contare, in questa lotta, sui nostri amici italiani che condividono da tempo questa filosofia. Con tutta la nostra amicizia”. Firmato Florence Berthelot. Con questo messaggio il delegato generale aggiunto di Fntr, Fédération Nationale des Transports Routiers, ha voluto rispondere alla lettera che il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè aveva voluto inviare ai colleghi e amici francesi all’indomani dell’attentato terroristico nella redazione di Charlie Hebdo dove un commando ha assassinato in pochi minuti 12 persone fra cui 8 giornalisti. Continua a leggere



Senza patente, guidavano da oltre 20 anni: fermati due automobilisti

Non sappiamo se rappresenti un record in assoluto, ma questi due automobilisti di 40 e 44 anni fermati nei giorni scorsi in Svizzera hanno sfidato a lungo la polizia stradale. Entrambi guidavano da oltre vent’anni senza patente. Nel primo caso una donna è stata fermata nel cantone di Friburgo; lei ha 40 anni, ma non ha mai preso la patente. Eppure ha detto che guida l’auto da quando aveva 18 anni. Fuorilegge da 22 anni, niente male. La donna è stata denunciata al Ministero pubblico, come indica la polizia friburghese. Continua a leggere