Autostrade per l’Italia pronta a ogni azione di tutela se non potrà ricostruire il ponte Morandi

Autostrade per l’Italia, di fatto esclusa dal Governo dalla possibilità di poter partecipare alla realizzazione del nuovo viadotto destinato a sostituire il ponte Morandi,è pronta a passare al contrattacco. Un’”offensiva” che trapela in modo chiaro da una lettera, firmata dal direttore generale di Aspi, Roberto Tomasi, e inviata al commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci oltre che ai responsabili del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti responsabili del controllo della concessione in merito alla realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera. Continua a leggere

Il cuore degli autotrasportatori batte forte per il progetto del Ponte del cuore a Genova

Il mondo del trasporto individuato come interlocutore da un gruppo di progettisti al tavolo da lavoro per condividere una nuova possibile soluzione per il nuovo ponte di Genova, per fornire un proprio contributo, da persone che con le infrastrutture hanno a che fare ogni giorno. “Chapeau” a questi professionisti che hanno voluto confrontarsi con chi, per esperienza diretta, spesso, pur senza possedere lauree e riconoscimenti, sa (e quel poco che sa è lieto di metterlo a disposizione di altri, per il bene comune). Continua a leggere

Genova, il nuovo ponte sarà a due piani e così potrà separare le auto dai camion?

Un ponte a due piani, per separare il traffico pesante dei tir e delle merci da quello delle auto e dei passeggeri; ma anche un nuovo ponte che, con l’integrazione di opportuni ingressi alle estremità, consentirebbe di evitare da subito la realizzazione della Gronda. Sono queste le due principali caratteristiche che stanno permettendo al “Ponte del Cuore” progettato dall’ingegnere lecchese Giorgio De Cani di farsi sempre più strada nel panorama delle possibili soluzioni per restituire una viabilità adeguata a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. Continua a leggere

 La nuova Torino-Lione toglie ai No Tav ogni motivo (vero) per opporsi alla realizzazione

Il nuovo asse ferroviario Torino-Lione è parte della rete centrale delle infrastrutture Europee TEN T, definita dal coordinatore europeo “sezione chiave” dell’intero corridoio Mediterraneo, lungo circa 3.000 chilometri, che collegherà il Mediterraneo occidentale con l’Europa centrale. Un corridoio di grande importanza strategica destinato a servire il 20 per cento circa della popolazione europea in regioni che rappresentano un quinto circa del Pil dell’Unione. Una via di collegamento che potrebbe essere definita un’importante tessera all’interno di un puzzle europeo che, una volta ultimato, risulterebbe assolutamente positivo per l’Italia. Continua a leggere

Allarme giallo: così la Via della Seta rischia di trasformare l’Europa in una colonia della Cina

“Sorprende il ritardo con il quale l’Occidente sta scoprendo il pericolo, e non solo l’opportunità, rappresentato dalla nuova  Via della Seta”. A sorprendersi è Luigi Merlo,  presidente di Federlogistica-Conftrasporto che indica i rischi che l’Italia e l’Europa stanno correndo: ” sul piano dell’economia, della sicurezza e soprattutto dei trasporti e della logistica. La nuova Via della Seta non è una rete infrastrutturale neutrale, bensì rischia di essere una rete mondiale di proprietà di una nazione che sarà “sovrana” su altre”, spiega Luigi Merlo a chi ancora non avesse aperto gli occhi per vedere la realtà.   Continua a leggere

Due strutture portanti del ponte si abbassano. Transito vietato ai camion e auto a 30 all’ora

“Segni di abbassamento di due strutture portanti che sorreggono le arcate”: per questo motivo i responsabili dell’Anas, dopo aver  fatto eseguire un controllo a quelle che vengono chiamate pile, hanno vietato il passaggio sul ponte Allaro della strada statale 106 Jonica, in provincia di Catanzaro, ai mezzi pesanti con peso superiore alle 7,5 tonnellate, fissato per gli altri mezzi il limite di velocità a 30 chilometri orari. Continua a leggere

Porto di Genova, serve un taglio alla tasse per restare competitivi e non perdere trasporti

Azzeramento delle tasse d’ancoraggio e riduzione delle accise sul carburante usato dai mezzi operativi all’interno del porto di Genova. A chiedere questi due provvedimenti e impedire così che i maggiori tempi e costi causati dall’interruzione delle principali linee ferroviarie tra il bacino di Sampierdarena e il Nord Italia e da quella dell’autostrada tra Levante e Ponente dopo il crollo del ponte Morandi possano sottrarre traffici allo scalo è il presidente di Assoporti, Zeno D’Agostino. Continua a leggere

C’è chi da 13 anni non ascolta gli allarmi per possibili crolli di ponti: ora pagherà?

“Da qualche anno, per diminuire l’incidenza del costo del trasporto si consente che automezzi che portano 108 tonnellate circolino sulle strade nonostante le norme del Codice della strada dispongano in modo diverso. L’assurdo è che dal 2005 pende un ricorso presso un Tar che fino a oggi non si è pronunciato sulla legittimità di tale interpretazione. Eppure esistono relazioni tecniche attestanti i danni che tali mezzi potrebbero causare. Nessuno però interviene. Che ci sia qualche interesse particolare da difendere? Continua a leggere

Bergamo e Modena, riparte da qui l’e-commerce italiano del colosso Amazon

Casirate, in provincia di Bergamo, e Spilamberto, nel modenese: sono questi i due nuovi “poli” del trasporto merci del colosso mondiale dell’e-commerce Amazon. La prima piattaforma logistica è già pronta e, dopo la consegnata da parte di Vailog avvenuta il 21 agosto 2018, diventerà operativa il prossimo 28 ottobre, con un magazzino di 35mila metri quadrati dove si calcola che entro tre anni potranno trovare lavoro circa 400 dipendenti. Continua a leggere

Porto di Genova, superato l’esame controesodo dei vacanzieri si attende la prova del nove coi tir

Il porto di Genova ha superato il primo importante esame controesodo dei vacanzieri dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi e ora si prepara ad affrontare la prova più difficile, con i Tir carichi di merci, con un’importante iniezione di fiducia. parola di Achille Onorato, Ceo dell’omonimo gruppo armatoriale che controlla Moby e Tirrenia, e che ha seguito ora per ora, la prima temuta ondata di passeggeri al rientro dalle vacanze  su traghetti provenienti da Sardegna, Corsica e Sicilia e sbarcati sulle banchine genovesi in questi giorni. Continua a leggere

Il Governo non ferma i maxi tir che sfondano i ponti. E che rischiano addirittura di aumentare

“Siamo ancora in attesa di un provvedimento urgente del Governo che impedisca il trasporto eccezionale a quei carichi di merce che eccezionali non sono, e che però viaggiano con 108 tonnellate di peso sui ponti delle nostre reti stradali. Vogliamo aspettare il prossimo crollo?”. È una battaglia che è deciso a combattere fino in fondo, continuando a riproporre il reale pericolo all’attenzione del Governo  (in modo che un domani nessuno possa dire “non sapevo” e, magari, possa essere trascinato in un’aula di tribunale per non essere intervenuto?) Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio, alla guida di Fai-Conftrasporto (la federazione nazionale degli autotrasportatori) che dopo aver lanciato l’allarme sui maxi tir che rischiano di sfondare i ponti immediatamente dopo la tragedia del cavalcavia Morandi a Genova, torna alla carica. Continua a leggere

Perché prima non cadevano tutti questi ponti? L’usura c’entra, i tir sovraccarichi ancora di più

“Come mai prima non cadevano tutti questi ponti? Forse c’è una motivazione e va ricercata, più che nell’usura, sicuramente nella norma che ha consentito di far circolare tir con 108 tonnellate di merci quando magari si poteva evitare di fare un favore alla committenza che voleva risparmiare sui trasporti”. A tornare a denunciare una verità sulla quale da anni chi governa il Paese chiude sistematicamente gli occhi, è stato il vicepresidente di Conftrasporto Paolo Uggé che ai microfoni di Radio 24, parlando del crollo del viadotto di Genova ma anche di altri avvenuti recentemente, ha affermato come “non ci sia alcun dubbio sul fatto che il fattore peso, soprattutto se i tir stanno a lungo fermi incolonnati, ha un impatto sulla struttura preoccupante. Continua a leggere

Quattro cavalcavia a rischio Il Lombardia. La perizia di un anno fa svelata solo oggi

Quattro viadotti che passano sulla superstrada Milano-Meda sono a rischio e dovranno essere chiusi. A rivelarlo è il Corriere della Sera rivelando le conclusioni di una perizia, effettuata circa un anno fa ma tenuta finora  “segreta”, commissionata dalla Provincia Monza Brianza all’ingegner Giuseppe Giunta, che ha giudicato il ponte 14 all’altezza di via San Benedetto a Cesano Maderno, il ponte 12 all’altezza di via Alessandro Manzoni, sempre a Cesano Maderno, il ponte 10 all’altezza di via Maestri del Lavoro a Bovisio Masciago e lo svincolo 26 non sicuri. Continua a leggere

Un camionista: “Ho sentito tremare il viadotto del Belice sulla superstrada per Agrigento”

“In Sicilia il viadotto del Belice sulla superstrada che va verso Agrigento, è traballante quando ci passano mezzi pesanti… Provato personalmente, da brividi”. A scriverlo alla redazione di stradafacendo.tgcom24.it è Giovanni, che invita a fare “urgentemente controlli a tappeto su tutti i ponti e viadotti, mettendo a lavorare gente competente e alternando intanto la circolazione o chiudendola su quelli a rischio maggiore…”. Se siete stati testimoni di pericoli che avete incontrato lungo strade e autostrade, magari proprio attraversando dei ponti, potete segnalarlo lasciando un commento qui sotto.

Interporto Bologna Spa, in vendita le azioni di Comune e Camera di Commercio

Il Comune e la Camera di Commercio di Bologna provano a rimettere sul mercato (a quattro anni di distanza dal primo tentativo fallito) le proprie quote azionarie di Interporto Bologna Spa, la società che gestisce l’omonima struttura logistica emiliana. Il prezzo unitario delle azioni in vendita è stato fissato in 874 euro che moltiplicato per i due pacchetti azionari messi sul mercato (15.234 azioni, pari al 35,1 per cento, di proprietà del Comune e 2.561 azioni, pari al 5,9 per cento, della Camera di commercio) porta a un prezzo di vendita complessivo a base di gara di 15 milioni 552.830 euro. Continua a leggere