Trappole mortali su ponti, gallerie, strade: 600 milioni di euro li renderanno sicuri?

Seicento milioni di euro verranno stanziati per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza? È quanto “promette” la bozza ancora provvisoria del decreto di agosto del Governo che questa settimana dovrebbe essere esaminata dal Consiglio dei ministri e che vede “ istituito nello stato di previsione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un fondo da ripartire, con una dotazione di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023″. Continua a leggere



Incentivi anche per aiutare i proprietari in difficoltà a riparare le vecchie auto?

Incentivi per acquistare una nuova auto? Bene, ma il Governo dovrebbe mettere a disposizione aiuti economici anche per la manutenzione e la riparazione di autovetture che consentirebbero alla grande maggioranza dei cittadini di mantenere in efficienza il proprio veicolo.Un intervento che darebbe un grande impulso non solo alla sicurezza della circolazione stradale, ma anche all’ambiente. Ad affermarlo sono i responsabili dell’Osservatorio Autopromotec che in un articolo presente sulla propria newsletter (cliccate qui per proseguire la lettura) sottolineano anche un altro aspetto: “ la promozione di incentivi per la manutenzione e la riparazione delle auto più vecchie in circolazione darebbe poi respiro alle centinaia di migliaia di dipendenti impegnati nel settore dell’aftermarket automobilistico e della riparazione, spesso impiegati in aziende di piccolissime dimensioni”. Senza dimenticare Continua a leggere



La Via della Seta ora spaventa l’Italia: “La presenza cinese nei porti è guerra per il potere”

La Via della Seta e, in particolare la presenza cinese nei porti italiani ora spaventa l’Italia. O, meglio, quella parte dell’Italia che ha fatto propri i timori espressi dal Governo americano per voce dell’ambasciatore Lewis Eisenberg. “Si ascolti l’ambasciatore Usa, il governo di mari e logistica sarà il terreno di scontro”, ha affermato il presidente di Federlogistica  Conftrasporto  Luigi Merlo, ricordando come l’allarme fosse già stato lanciato due anni fa nel Forum internazionale di Cernobbio organizzato da Conftrasporto-Confcommercio. Continua a leggere



Vergogna revisioni: in un Paese normale i colpevoli sarebbero cacciati a camionate

Immaginate che diversi dipendenti di un’azienda privata, dai semplici impiegati ai dirigenti, non sappiano o, peggio, non vogliano portare a termine un lavoro semplice, di quelli senza la minima  difficoltà, di quelli che richiedono pochissimo tempo per essere  svolti, e  che, tutti d’accordo tengano una “pratica” sulla scrivania per mesi, senza nessun’altra spiegazione se non l’incapacità totale o la lazzaronite più acuta. Con ogni probabilità verrebbero messi alla porta in blocco, licenziati, magari dopo poche settimane. Forse i perfino spinti da una bella pedata nel sedere. Ora immaginate invece degli impiegati e dei funzionari pubblici , perfino di alto livello, che dopo un anno e mezzo, non sono “riusciti” a emettere un semplice decreto, che in pratica significa scrivere qualche  paginetta su una materia di cui dovrebbero sapere tutto a menadito e su una decisione già adottata, ma che, nonostante questo, sono ancora lì, al loro posto, regolarmente retribuiti e senza problemi di cassa integrazione o altro. Continua a leggere



Roberto Fico: “Recovery Fund
 occasione unica per ridisegnare i trasporti in Italia”

Gli stanziamenti del Recovery Fund
 che l’Italia riceverà dall’Unione europea per effetto dell’accordo definito martedì scorso dal Consiglio europeo offrono grandi e forse irripetibili opportunità per ammodernare e ampliare la rete esistente di ferrovie, metropolitane, tram, autobus, ridisegnando completamente il modo di circolare nelle nostre città e in generale in tutto il territorio nazionale, riducendo le distanze tra tutte le aree del Paese. Continua a leggere



La politica “spinge” bici e moto. Ma per farle viaggiare su strade che sono vere trappole

Favorire l’acquisto di bici, a pedalata muscolare o assistita, ma anche di scooter per “liberare le strade dal traffico è una buona manovra, ma quelle strade andrebbero rese sicure aggiustando le buche, che provocano un’altissima percentuale di incidenti e infortuni, e dotate di piste ciclabili. Per far viaggiare sempre più in sicurezza ciclisti e motociclisti e ciclisti, possibilmente dotati di accessori, non solo casco ma anche abbigliamento, in grado di proteggerli al massimo. E da acquistare , a loro volta, con incentivi. Parola di Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma, l’Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, in un’intervista a stradafacendo.tgcom24.it in cui invita a considerare quanto sia importante il distanziamento sociale reso possibile dalle due ruote. Ma anche prendere le distanze da decisioni politiche “intaccate da cieca ideologia”. Continua a leggere



Monopattino, il mezzo di trasporto pulito che rischia di sporcarsi rapidamente. Di sangue

Il pericolo viaggia su molti mezzi di trasporto. Compresi quelli a due ruote. Alcuni dei quali (prime fra tutte le moto) hanno iniziato da anni una “corsa tecnologica” sempre più avanzata verso la massima sicurezza possibile, fra sistemi di frenata ma anche accessori come l’airbag, mentre altri sembrano candidarsi per una volata sempre più accelerata verso un aumento di incidenti.Primi fra tutti i monopattini elettrici sempre più utilizzati per spostarsi nel traffico delle città, senza corsie preferenziali,senza “lezioni di scuola guida dedicate (perché , figuriamoci, chi è che non sa guidare un monopattino?), con l’aggravante che la normativa italiana, entrata in vigore a inizio 2020, equipara questi mezzi alle biciclette. Dunque senza alcun obbligo di indossare il casco. Continua a leggere



Mulé: “Caso autostrade chiuso in farsa e da due anni nessuno previene i pericoli”

“I Benetton hanno ceduto? Macché, è il governo che si
 è inginocchiato davanti a loro, tanto vituperati. Altro che 
revoca, altro che angeli vendicatori impazienti di calare la mannaia senza aspettare i tempi della giustizia dopo il crollo 
del ponte Morandi: la verità sull’accordo – e non revoca – tra
il governo e Atlantia per la gestione di Autostrade certifica l’inconsistenza di un governo che non riesce ad andare oltre la soglia dei proclami e degli annunci”. A ribaltare completamente il punto di vista sulla soluzione del “caso gestione autostrade” è Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Continua a leggere



La resa dei Benetton: sarà Cassa depositi e prestiti a guidare Autostrade per l’Italia

Alla fine la famiglia Benetton ha innestato la retromarcia, accettando un’intesa che prevede l’ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale di Autostrade per l’Italia con una quota di maggioranza del 51, rendendo di fatto Aspi una public company e una revisione complessiva della concessione dai risarcimenti alle tariffe, senza escludere la possibilità cedere direttamente l’intera partecipazione in Autostrade per l’Italia, pari all’88 per cento, a Cassa depositi e prestiti e ad altri investitori istituzionali in vista. Il tutto come si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri al termine della riunione protrattasi nella notte, “della realizzazione di un rilevantissimo piano di manutenzione e investimenti”. Continua a leggere



“Togliere la concessione ai Benetton? Un regalo miliardario. Ma a pagare non sarà Di Battista”

Uno straordinario regalo ai Benetton pagato, se dovessero vincere, dagli italiani e non certo da Alessandro Di Battista”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il presidente di Italia Viva Ettore Rosato, intervenendo sul caso Autostrade ha commentato la possibilità di “riprendersi la concessione per poi darla ad Anas e perdere un contenzioso gigantesco,scelta che non ha nessun senso. Noi non difendiamo Autostrade. Ci vuole un processo civile e penale per cui tutte le responsabilità vengano sanzionate. Continua a leggere



Autostrade allo sfascio, la vera domanda è: una volta cacciati i Benetton chi sarà a gestirle?

La domanda l’ha fatta pubblicamente, dalle colonne del Corriere della sera, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ma “in privato” è la stessa che si sono posti milioni di italiani: una volta “cacciati” i Benetton, chi gestirà la rete autostradale? Il Governo ha già raggiunto un accordo con un altro gestore in rado di assicurare vere manutenzioni e magari pedaggi inferiori? E se sì, lo può dire anche ai cittadini che rappresentano,magari non utilizzando i social ma in conferenza stampa, dove non si dice qualcosa senza interlocutori ma si risponde a precise domande della stampa, oggi più che mai garanzia di democrazia e trasparenza? “Vogliono cacciare i Benetton? Continua a leggere



Disastro viabilità, la Liguria ha deciso di citare per danni il ministero dei Trasporti e Autostrade

“Non avremmo 
voluto arrivare a questo punto, ma di fronte a reiterate richieste
 di rivedere il piano o quantomeno di interloquire per ottenere una 
mitigazione, l’unica comunicazione scritta è arrivata da
 Autostrade”. Con queste parole il presidente della
 Regione Liguria Giovanni Toti, ha annunciato la decisione di dare avvio all’azione
 civile contro ministero dei Trasporti e Autostrade “per il
 risarcimento del danno” a seguito dei disagi provocati dai lavori sulla rete autostradale della regione gestita dal concessionario Autostrade per l’Italia. Continua a leggere



Cancelleri: “Nessuna trattativa con chi invece di fare manutenzioni stradali falsificava i report”

“Ma che altro deve accadere se non bastano 43 morti per revocare le #concessioni a chi invece di fare manutenzioni taroccava i report arricchendosi per anni? L’ultimatum del Governo non è trattabile, o fuori i Benetton o #revoca. Lo #Stato italiano deve fare giustizia”. A scriverlo su Twitter è il viceministro dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri che in un’intervista rilasciata al Corriere della sera ha inoltre precisato che se lo Stato decidesse di revocare la concessione non ci rimetterebbe nulla Continua a leggere



Conte: “I Benetton non possono prendere in giro i familiari delle vittime di Genova e tutta l’Italia”

“I Benetton non hanno ancora capito che questo governo non accettera’ di sacrificare il bene pubblico sull’altare dei loro interessi privati. Hanno beneficiato di condizioni irragionevolmente favorevoli per loro: può bastare così. Porterò la questione della revoca in Consiglio dei ministri e decideremo collegialmente, ma non siamo disponibili a concedere ulteriori benefici”. Ad affermarlo in un’intervista alla Stampa è stato il presidente
 del Consiglio Giuseppe Conte, che in un colloquio sul Fatto quotidiano, ha poi aggiunto che “è altrettanto inaccettabile la pretesa di Aspi di perpetuare il regime di favore in caso di nuovi inadempimenti degli obblighi di concessione”, Continua a leggere



Liguria, a mali estremi estremi rimedi: fermo dei trasporti e una class action contro il ministero?

A mali estremi, dice un detto, vanno opposti estremi rimedi. Al “male estremo” che sta paralizzando da giorni le autostrade e le strade della Liguria saranno “opposti” il fermo dei trasporti  e una class action contro il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti?  Due possibili rimedi, decisamente stremi,  che  potrebbero far diventare improvvisamente incandescente il clima di questi giorni surriscaldato già da giorni dal disastro viabilità in Liguria, e con la “benzina gettata sul fuoco” rappresentata  dalla “risposta” data da una classe politica che giorno dopo giorno appare sempre più capace di forniresolo , come unica cura (prescritta del resto a go go da mesi) quella degli annunci:  con iniezioni (ma sarebbe più esatto dire supposte…) quotidiane di belle parole, belle promesse, senza fatti concreti che possano allontanare il Paese da un baratro che si avvicina sempre più come dicono chiaramente i numeri delle previsione sul Pi , il prodotto interno lordo, con scenari, per l’Italia, peggiori di qualsiasi altro Paese europeo.  Continua a leggere