Venerdì 1 febbraio stavo percorrendo l’autostrada 22 del Brennero e solo per poco non sono rimasto bloccato come invece successo a tanti automobilisti e autotrasportatori. La prima testimonianza che voglio fornire, anche per evitare le immancabili operazioni di sciacallaggio, è che gli interventi con i mezzi spargi sale e sparti neve erano all’opera. La neve io l’ho trovata verso le 11 a Rovereto da dove ho potuto proseguire fino all’uscita di Chiusa. Dopo Bolzano il traffico era rallentato ma scorrevole e senza intoppi. Certamente era molto intenso, ma questo avviene ormai ogni fine settimana, anche con un sole splendido, a causa dei divieti che al venerdì notte e al sabato sono stati introdotti dal Tirolo. Continua a leggere
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Tav, i costi superano i benefici. Giachino: “Sì, ma perché sono stati calcolati in modo sbagliato”
L’analisi sulla Tav per stabilire i possibili costi e i benefici svolta dai professori nominati dal ministro per le Infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli è palesemente sbagliata su entrambi i fronti: sia dal lato costi sia dai benefici. Parola di Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti e oggi promotore della petizione sì Tav (che su change.org ha ottenuto oltre 110mila adesioni) che commentando le prime notizie diffuse dopo la consegna del rapporto sulla Torino-Lione avvenuta ieri in Francia al ministro francese Christian Masset, e secondo la quale i costi “sorpasserebbero” i benefici per un valore di 7 miliardi di euro, si è domandato “come si possa fare a considerare i benefici solo per 25 anni per un’opera che ne durerà almeno 200”. Continua a leggere
Tir di nuovo sotto attacco, ma le accuse per quanto accaduto al Brennero sono infondate
“Quello che è accaduto tra venerdì notte e sabato sull’Autostrada del Brennero investita da un’ondata di maltempo sta portando all’ennesimo attacco “gratuito” contro i tir, colpevoli secondo alcuni di aver paralizzato la A22. La radice del problema va invece cercata poco più in là dei nostri confini: in Austria”. Sono in molti, in queste ore, fra i rappresentati del mondo dell’autotrasporto, a puntare l’indice accusatore contro i “veri responsabili” dei problemi di circolazione sulla A22. Fra loro c’è anche Sergio Piardi, presidente della Fai, federazione autotrasportatori italiani, di Brescia, Continua a leggere
Divieti ai Tir imposti dall’Austria, dopo quanto accaduto sulla A22 il Governo non può più tacere
Hanno deciso di attendere 48 ore, prima di rilasciare dichiarazioni, ” per non cadere nel tranello di sparare a caldo nel mucchio in difesa di specifici interessi e nella speranza di poter dare a freddo un contributo utile alla causa generale”. Ora però hanno deciso di scendere in campo, o meglio per strada, perché “ sul pasticcio della A22 non è più possibile tacere”, e per denunciare la “ dubbia (usando un eufemismo) legittimità dei divieti di transito imposti dal Tirolo, la fragilità del nostro sistema dei trasporti lungo le direttrici alpine, la necessità di controlli serrati sui mezzi di trasporto”. Continua a leggere
“A22, il traffico in tilt non è colpa dei camion sotto la neve ma dei blocchi dell’Austria”
“Il caos sull’autostrada A22 non e’ colpa dei trasportatori con i loro camion, ma semplicemente della politica austriaca di bloccare il traffico commerciale. Chiediamo che i rappresentanti politici intervengano contrastando la politica unilaterale dell’Austria contro il traffico commerciale che oltre a procurare frequenti incolonnamenti sull’A22, con conseguente rischio per gli altri utenti dell’infrastruttura, danneggia anche enormemente l’economia italiana e quella dell’Alto Adige”. Ad affermarlo è Thomas Baumgartner, altoatesino, presidente di Anita, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa, che ha voluto sottolineare come “da tempo, ogni venerdì sera si formi una lunga colonna di mezzi pesanti sul versante sud del Brennero causa il divieto notturno e il nuovo divieto di circolazione del sabato mattina in Tirolo. Continua a leggere
M5S: “Richiudere i buchi della Tav costerà solo 10 milioni, con noi al governo non si farà mai”
Rinunciare alla Tav costerà appena 10 milioni di euro, il prezzo da pagare per “chiudere i buchi” delle gallerie esplorative, le opere preventive realizzate mentre i lavori per l’alta velocità vera e propria non sono ancora iniziata. A scrivere l’ennesimo capitolo sulla telenovela Tav, è Simone Valente, sottosegretario del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Consiglio, che in un’intervista a Repubblica ha categoricamente smentito che rinunciare all’alta velocità fra Torino e Lione possa costare le cifre mostruose, addirittura a nove zeri, ipotizzati negli ultimi mesi da più parti. Continua a leggere
Sviluppo dei porti, l’Italia sta tracciando rotte “provinciali” che rischiano solo d’affondarla
Seguire l’onda del provincialismo nella gestione dei porti italiani potrebbe costare molto caro al nostro Paese. Parola di Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, la federazione delle imprese della logistica aderente a Conftrasporto-Confcommercio, che commentando l’annuncio dell’accordo tra il Mit e alcune regioni che interesserebbe anche la materia portuale ha lanciato l’allarme: “In un mercato portuale globale e con una competizione ormai sempre più su scala internazionale scegliere la “rotta” che porta l’Italia a una regionalizzazione degli scali, continuando a seguire l’onda di un eccesso di provincialismo che già in passato ha rappresentato uno dei punti di debolezza della portualità italiana, non può che preoccuparci molto”. Continua a leggere
Barbara Galli: “Il Governo ai tassisti fa solo favori, ai noleggiatori di auto crea solo problemi”
I conducenti delle auto a noleggio gravemente penalizzati dalle nuove norme non hanno neppure avuto una sola opportunità di spiegare le proprie ragioni al ministro dei Trasporti. A denunciarlo è Barbara Galli, vicepresidente di Fai-Conftrasporto, l’associazione di categoria che fa capo a Confcommercio, che ha anche duramente criticato le scelte adottate dal Governo per colpire l’abusivismo, scelte che, ha affermato Barbara Galli, “non lo combattono in alcun modo, mentre sono tutte a vantaggio dei taxi”. Continua a leggere
“Toninelli consegnerà ai francesi prima che agli italiani la relazione sui costi benefici della Tav”
“Prima di far conoscere i dossier sulla Tav agli italiani il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli li mostrerà ai partner stranieri. Per il ministro i francesi e l’Europa sono più importanti degli italiani”. A sferrare l’ennesimo attacco al ministro grillino è la vice presidente della Commissione Trasporti alla Camera e deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, Continua a leggere
Tav, esposto alla Corte dei conti: “Lo stop ai lavori ha svuotato le casse dello Stato?”
Un esposto alla Corte dei conti per verificare se lo stop alle gare della Torino-Lione configuri un danno erariale”. Ad annunciarne la presentazione è stato il capogruppo Dem Graziano Delrio nel corso di una conferenza stampa, a Torino, con il governatore Sergio Chiamparino e Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti., durante la quale lo stesso ex ministro perle Infrastrutture e i trasporti ha Delrio ha ricordato che per Telt, la società incaricata di realizzare la Tav, “ogni mese di ritardo comporta un costo di 75 milioni di euro”. Continua a leggere
Trasporti, a forza di sbagliare strade (ma anche rotte) il Governo finirà col provocare incidenti?
Le segnalazioni e i suggerimenti proposti a più riprese dai rappresentanti degli operatori del settore non sembrano purtroppo, a oggi, essere ascoltati da chi gestisce la politica dei trasporti nel Paese. I tavoli di confronto non sono ancora partiti e chissà quando mai partiranno, e alcune misure che si stanno prendendo lasciano intravvedere che la situazione è destinata a peggiorare. Tutte le organizzazioni dell’Unatras hanno riconosciuto che nella definizione della Legge finanziaria, grazie all’impegno del vice ministro per le Infrastrutture e i trasporti Edoardo Rixi, sono stati mantenuti i contenuti delle intese intervenute. Se le risorse sono importanti, tuttavia, senza una visione che dia la dimostrazione di voler gestire organicamente i temi complessi del sistema dei trasporti, la risultante sarà un raffreddamento nei rapporti con l’Esecutivo. Continua a leggere
I cavalcavia reggeranno il peso dei tir? Tocca ai gestori e non alle aziende verificarlo
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Lecco sulla tragedia del cavalcavia di Annone Bianza, ceduto di schianto l’8 ottobre 2018 uccidendo un automobilista che proprio in quel momento stava passando sotto e ferendo altre sei persone, nell’indicare i sei presunti colpevoli chiamati a rispondere delle accuse di omicidio e disastro colposo, ha fatto chiarezza su una questione particolarmente importante per l’intero sistema dell’autotrasporto eccezionale. Continua a leggere
“Il Governo paga la cambiale elettorale ai tassisti”. Esplode la rabbia dei noleggiatori
“Il Governo del cambiamento ha deciso di pagare la cambiale elettorale ai tassisti mettendo così a rischio chiusura 80 mila imprese che offrono auto a noleggio con conducente”. È questa l’accusa lanciata (insieme a diversi petardi e a pesanti slogan) dai rappresentanti del settore Ncc al Governo non appena saputa la notizia che la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, aveva giudicato ammissibile al voto dell’Aula l’emendamento al decreto legge Semplificazioni che introduce nuove linee guida sugli Ncc, obbligando autisti e auto a rientrare in rimessa alla fine di ogni corsa. Continua a leggere
Lavoratori imbarcati sulle navi, una nuova legge garantirà più assunzioni di personale italiano?
Una nuova legge sull’impiego dei marittimi italiani a bordo. Ad annunciarla è stato il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi, spiegando che l’attuale normativa è superata e non è più al passo coi tempi, e che l’obiettivo del Governo è far sì che se nei prossimi anni si assumeranno 100 o 200mila marittimi nel Mediterraneo, l’Italia debba avere una quota preponderante in questo tipo di assunzioni”. Una manovra, che potrebbe legare i contributi “più alla nazionalità del marittimo che alla bandiera”, come ha sottolineato sempre il viceministro, che potrebbe finalmente porre fine allo “scontro” (avvenuto per un’incredibile coincidenza anche “fisicamente”con la collisione a Olbia fra Cruise Bonaria di Grimaldi Lines e Athara di Tirrenia), in atto da tempo tra due potenti armatori, Manuel Grimaldi di Confitarma da un lato e Vincenzo Onorato, con AssArmatori dall’altro, che il ministro ha invitato a trovare un punto di mediazione per collaborare su questo tema. Continua a leggere
Trasporti, chiudere le strade del dialogo è un rischio. Ma anche aprirle a certe associazioni…
La Legge di stabilità ha fornito risposte importanti, pur se in un momento di difficoltà economiche, al mondo dell’autotrasporto. Una manovra che Conftrasporto ha pubblicamente riconosciuto, dimostrando di non avere pregiudizi nei confronti dell’Esecutivo in carica al quale gli operatori del settore chiedono solo di poter fornire il proprio apporto con l’esclusivo obiettivo di aiutare il “sistema Paese” di cui gli autotrasportatori sono un “motore” importante, a imboccare le strade che portino a una crescita. È solo in quest’ottica che oggi va letto il nuovo invito al Governo non solo a destinare le risorse assegnate all’autotrasporto ma soprattutto a non dimenticare che l’attività del trasporto su gomma rischia di entrare in difficoltà se non inserita in un sistema che dia anche alla politica del mare (e dunque al sistema dei porti e ai collegamenti infrastrutturali) adeguate risposte, tanto da vanificare anche gli importanti sforzi del quale il settore è stato destinatario grazie alle intese raggiunte con il vice ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Edoardo Rixi. Continua a leggere