Sviluppo dei porti, l’Italia sta tracciando rotte “provinciali” che rischiano solo d’affondarla

Seguire l’onda del provincialismo nella gestione dei porti italiani potrebbe costare molto caro al nostro Paese. Parola di Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, la federazione delle imprese della logistica aderente a Conftrasporto-Confcommercio, che commentando l’annuncio dell’accordo tra il Mit e alcune regioni che interesserebbe anche la materia portuale ha lanciato l’allarme: “In un mercato portuale globale e con una competizione ormai sempre più su scala internazionale scegliere la “rotta” che porta l’Italia a una regionalizzazione degli scali, continuando a seguire l’onda di un eccesso di provincialismo che già in passato ha rappresentato uno dei punti di debolezza della portualità italiana, non può che preoccuparci molto”. Continua a leggere

La nuova mappa dei porti italiani, sedi e scali delle 15 Autorità di sistema portuale

L’Italia riparte dal mare. Il decreto di “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità portuali” approvato dal consiglio dei ministri prevede che i porti italiani siano guidati da 15 Autorità di sistema portuale, centri decisionali strategici con sedi nelle realtà maggiori (i porti definiti core dalla Comunità Europea), che sostituiscono le 24 vecchie Autorità portuali. Ecco quali sono le nuove 15 Autorità, con i dettagli relativi alla sede e ai porti inclusi nel sistema. Continua a leggere

La merce sbarca nei porti del Nord Europa, l’Italia butta a mare 6,4 miliardi l’anno

L’Italia butta a mare 6,4 miliardi di euro l’anno, il 60 per cento dei quali destinati allo Stato per dazi doganali e Iva, per colpa soprattutto della burocrazia. Nei porti del Nord Europa sbarcano infatti più di 900mila contenitori di merce destinata al mercato italiano. Lo evidenzia uno studio di Fedespedi, la Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali, secondo cui importare tali contenitori nei porti italiani genererebbe, annualmente, anche un indotto economico per il tessuto imprenditoriale del Paese di ulteriori 5,5 miliardi di euro. Continua a leggere

Merci via mare: l’Europa punta su 319 porti strategici, 39 sono italiani

La Commissione europea vuole promuovere la modernizzazione di 319 porti, ritenuti strategici per il mercato europeo, per accrescerne l’efficienza e risparmiare 10 miliardi di euro entro il 2030. La nuova strategia della Commissione è quella di attribuire più autonomia alle Autorità portuali e aprire il mercato dei servizi proponendo procedure nuove e più trasparenti. Dei 1200 porti commerciali disseminati sulle coste europee la Commissione ha identificato 319 scali marittimi chiave per il funzionamento del mercato interno. L’Italia è il secondo paese con 39 scali individuati dopo la Gran Bretagna (43), e secondo fonti Ue sarà tra gli stati membro a trarre maggior giovamento dal pacchetto di proposte.  Continua a leggere

Palenzona: “Tempo perso e progetti mai realizzati, la politica cambi strada”

“L’Italia non potrà avere un futuro se non ci sarà continuità nella politica, se non ci sarà un governo forte e duraturo capace di progettare e realizzare nuove infrastrutture in tempi brevi e certi. Senza questo il Paese sarà costretto a ripetere le colossali stupidaggini alle quali abbiamo esistito negli ultimi anni. Un esempio? Il Ponte sullo Stretto di Messina. Abbiamo avuto un Governo che l’ha approvato, che ha detto all’Europa che l’Italia era pronta a realizzarlo. Poi quel Governo è caduto e chi è subentrato alla guida del Paese ha cancellato tutto. Poi di nuovo è cambiato Governo e il Ponte è tornato fra le priorità, quindi nuovo cambio di Governo e il Ponte sullo Stretto è stato di nuovo smontato…”. Con queste parole Fabrizio Palenzona, presidente onorario di Conftrasporto, ha lanciato l’invito al Governo a intervenire prima che l’Italia perda ulteriormente competitività, rendendo una crisi già profondissima ancora più grave. Continua a leggere