90 giorni. Non uno di più. Le multe per eccesso di velocità notificate oltre questo termine sono sempre illegittime e non vanno pagate. Non è importante la data in cui gli accertatori hanno visionato il filmato dell’autovelox, ma è determinante soltanto il giorno della violazione del Codice della strada. Il Tar della Lombardia, con la sentenza numero 1267/2017 del 7 giugno, ha infatti chiarito “che la lettura dell’articolo 201 del Codice della strada deve portare indubbiamente a ritenere che il dies a quo per il computo del termine fissato per la notifica dei verbali con i quali vengono accertate le violazioni del medesimo codice decorrono dalla data della commessa infrazione”, spiega Studiocataldi.it. Continua a leggere
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Divieto di sosta nelle aree riservate a carico e scarico, le telecamere potranno fare le multe
Il vigile può anche non esserci, ma la multa arriverò lo stesso. Chi parcheggia in divieto di sosta nelle aree riservate al carico e scarico delle merci potrà infatti essere sanzionato dal vigile in carne ed ossa, ma anche dall’occhio elettronico. La manovra correttiva del Governo, ora al Senato, ha infatti introdotto la possibilità per le amministrazioni comunali di combattere questo fenomeno anche con le telecamere.
Sesso in auto con una prostituta, la Cassazione assolve un cliente: ecco quando non è reato
Fare sesso in auto con una prostituta non è reato. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 24598/2017 con la quale ha assolto un uomo dall’accusa di atti osceni. In sostanza, se il rapporto si consuma in una zona non frequentata da minorenni scatta soltanto l’illecito civile. L’uomo, pizzicato con una prostituta straniera di notte e su una strada pubblica, era stato condannato a tre mesi di reclusione. Continua a leggere
Telefonino in auto, si rischia una multa o il ritiro della patente? Cosa dice il Codice della strada
Stangata a chi guida con il telefonino in mano. Sarà davvero così? Sui social network spesso vengono condivise notizie che danno per certo il pugno duro nei confronti di chi usa lo smartphone mentre è al volante. In realtà, ad oggi, il Codice della strada prevede soltanto una multa da 161 euro e la sottrazione di cinque punti dalla patente. La sospensione, da uno a tre mesi, scatta soltanto alla seconda infrazione nell’arco di un biennio. Continua a leggere
Dov’erano finiti certi sindacati? Solo ora si accorgono dei trasportatori sottopagati?
“C’è qualche rappresentante sindacale che si accorge solo ora che con l’apertura delle frontiere si è registrata un’offerta di personale sottopagato che sta mettendo in crisi sia i lavoratori italiani sia quelle imprese che intendono operare nel rispetto della sicurezza sociale e della circolazione? Dov’erano queste rappresentanze sindacali mentre si consumava il dumping sociale? E sì che le proposte della Commissione europea sui trasporti non rappresentano certo una novità per chi presta attenzione a quanto avviene in Europa…”. Potrebbe risultare davvero molto difficile, almeno per “certe rappresentanze sindacali”, controbattere alle contestazioni mosse dal presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio Paolo Uggè alle critiche avanzate sulle misure proposte dalla Commissione europea nel pacchetto ‘Mobilità pulita’. Continua a leggere
Revisioni dei mezzi pesanti, il ministero detta nuove regole poi ci ripensa e sospende tutto
Occorre trovare delle soluzioni adeguate alle problematiche portate all’attenzione della Direzione generale negli incontri tenuti con le associazioni di categoria interessate. Con questa motivazione la Direzione generale per la Motorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha sospeso a tempo indeterminato l’entrata in vigore delle nuove procedure operative e informatiche previste dalla circolare con la quale lo stesso ministero, il 27 febbraio scorso, aveva riscritto le “regole del gioco” per la revisione dei mezzi pesanti, di massa superiore alle 3,5 tonnellate, al fine di garantire uniformità dei controlli su tutto il territorio nazionale e maggior sicurezza. Continua a leggere
Passeggere violentate dai conducenti: neppure questo basta a regolamentare il servizio?
Sono anni che Conftrasporto chiede ai rappresentanti dei vari Governi di affrontare la riforma del trasporto pubblico offerto da taxi e da noleggiatori con conducente. Ma nulla si è mosso lasciando spazio a ogni possibile conseguenza. Comprese le comiche finali alle quali siamo giunti oggi, visto che il tribunale di Roma, dopo aver stabilito il blocco totale dei servizi resi dalla piattaforma Uber (società pronta a “vendere” servizi di trasporto persone con una semplice App), con una nuova sentenza ha autorizzato invece la piattaforma a operare. Una situazione che pone diversi interrogativi, alcuni dei quali allarmanti. Sull’attività di Uber si sono dette molte cose e non solo in Italia. Continua a leggere
Una sola carta di circolazione per i mezzi: scompaiono certificato di proprietà e libretto
Una sola nuova carta di circolazione per sostituire i due documenti che ci sono oggi: il certificato di proprietà, di competenza dell’Aci, e il libretto di circolazione di competenza della Motorizzazione civile, che fa capo al ministero dei Trasporti: la rivoluzione sembra ormai vicinissima dopo che la Commissione Lavori pubblici del Senato ha dato il via libera al provvedimento che ora passerà nuovamente al governo per l’approvazione definitiva. Quando il provvedimento potrà approdare in Consiglio dei ministri? Prestissimo secondo quanto affermato dal viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini secondo il quale con questa manovra si “toglierà un’eccezione italiana”. Continua a leggere
Camionisti delocalizzati all’estero, nei guai un’impresa di autotrasporto del Piemonte
Autisti con contratti di lavoro romeni, dichiarazioni dei redditi non presentate, evasione contributiva e assicurativa. La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto un’evasione fiscale di oltre trenta milioni di euro. Nei guai è finita un’impresa di autotrasporto piemontese. I finanzieri, che hanno denunciato il titolare e altre due persone, hanno indagato sui rapporti della società di autotrasporto italiana con due società romene alla quali venivano commissionati i servizi di trasporto. Continua a leggere
Sosta gratis se il parchimetro non permette di pagare con il bancomat: annullata un’altra multa
Le soste sulle strisce blu continuano a mettere contro automobilisti e amministrazioni comunali. Con multe fatte e poi annullate perché i parchimetri non permettono il pagamento con il bancomat. L’ultima sentenza è stata pronunciata dal giudice di pace di Firenze, Sonia Salerno, che ha dato ragione all’avvocato Francesco Falco, difensore di sé stesso, che aveva parcheggiato sulle strisce blu nei pressi del suo studio senza aver messo il ticket sul cruscotto. Continua a leggere
Stop alle targhe straniere, allo studio il divieto di circolazione per chi risiede in Italia da 60 giorni
Potrebbe finire presto il fenomeno delle troppe auto con targa straniera sulle strade italiane, guidate da cittadini residenti nel nostro Paese. Durante un question time in commissione Trasporti alla Camera, il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Umberto Del Basso De Caro ha infatti detto che “è allo studio l’ipotesi” di una “una modifica al Codice della strada” per “prevedere il divieto, per chiunque sia residente in Italia da più di sessanta giorni, di circolare con veicoli immatricolati all’estero”. Continua a leggere
Fai Conftrasporto-Authority 1-0. La sfida sul 6 per mille da pagare è stata vinta dai trasportatori
Fai Conftrasporto – Authority 1-0. Ha scelto un titolo “calcistico” il sito www.conftrasporto.it per annunciare la vittoria della federazione (anche se solo nella partita d’andata) contro l’;autorità dei trasporti alla quale Fai-Conftrasporto aveva contestato la legittimità della richiesta del contributo rivendicato dall’Authority dei trasporti nei confronti delle imprese di autotrasporto. Sono stati gli stessi avvocati dello studio legale al quale la federazione ha dato mandato di opporsi alla decisione dell’Authority a dare notizia che il contributo (annuale per un importo pari al 6 per mille del fatturato, chiesto alle imprese di autotrasporto dal garante per il proprio funzionamento) non è dovuto. I giudici del Tar, il tribunale regionale amministrativo, hanno infatti ribadito che le disposizioni di legge non assoggettano le imprese che esercitano nell’autotrasporto merci in conto terzi alla vigilanza stessa. Continua a leggere
La tecnologia? Se “accelera” troppo diventerà un’arma pericolosa in un nuovo Far West
Un grande storico francese oltre che uno dei più grandi osservatori dei cambiamenti a lungo termine che avvengono nelle civiltà, Fernand Braudell, sosteneva che in un mercato senza regole è il capitalismo di rapina a uscire vincitore. In sostanza un ritorno al Far West dove il pistolero più veloce elimina il più debole. Sarebbe stato straordinariamente interessante conoscere, se solo fosse stato ancora in vita, le riflessioni di questo grandissimo “osservatore del mondo” sui cambiamenti che negli ultimi tempi hanno visto protagoniste realtà capaci di spazzar via ogni “vecchia” regola del “gioco”: realtà pronte, per esempio, a conquistare a colpi di App il monopolio del trasporto passeggeri su taxi e auto a noleggio con conducente, come sta tentando di fare Uber; o magari di offrire ospitalità in casa propria, mettendola di fatto in affitto e magari offrendo pure cibo, attraverso portali come Airbnb… Continua a leggere
Niente multa per le auto con targa straniera che circolano in Italia senza assicurazione
Chi circola in Italia con un’auto con targa straniera non deve dimostrare di avere l’assicurazione. Nessun obbligo e nessuna multa. Lo ha confermato il Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno che ha risposto al consorzio della Polizia municipale Padova Ovest in merito all’applicazione dell’articolo 193 del Codice della Strada a veicoli con immatricolazione di diverso stato Ue, continuativamente stazionanti nel nostro Paese. Continua a leggere
L’Autorità di regolazione batte cassa ma le imprese di autotrasporto non dovranno pagare
Le imprese di autotrasporto merci devono davvero pagare il contributo richiesto dall’Autorità di regolazione dei trasporti chiesta dallo stesso ente per “automantenersi”? Una domanda alla quale la categoria aspettava una risposta da anni e che sembrava destinata a non arrivare mai, nonostante i ripetuti “solleciti”. Come quello lanciato da due anni dal palco del convegno “L’Italia disconnessa” organizzato a Roma da Confcommercio, dal segretario nazionale di Conftrasporto, Pasquale Russo, che aveva chiesto, a nome di migliaia di associati, “se la nuova gabella, imposta alle imprese che superassero una certa quota di fatturato, non fosse solamente una nuova via per prelevare nuovo denaro, sotto forma di nuove tasse, dalle tasche degli autotrasportatori italiani come se la categoria non avesse già dato abbastanza…”. Ora quella risposta sembra essere finalmente arrivata ed è un no. Gli autotrasportatori non devono pagare. Continua a leggere