Natale sulle strade, lo scorso anno morti aumentati del 20 per cento

Basta un momento per trasformare una festa in tragedia. Lo sa bene la Fondazione Ania che in occasione dell’esodo legato al Natale pone l’accento sul mancato rispetto delle regole, ma anche su distrazione, stanchezza e cattive condizioni meteo, tutte cause che possono provocare incidenti stradali. “Nell’esodo dello scorso anno il numero dei morti è aumentato del 20,6 per cento rispetto all’anno prima e gli automobilisti sanzionati per la velocità eccessiva sono cresciuti del 24 per cento”, spiega il presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale, Sandro Salvati.
Secondo uno studio realizzato dalla onlus delle compagnie assicurative i periodi di esodo sono decisamente rischiosi. Analizzando i dati della Polstrada, lo scorso anno nel periodo natalizio si è registrato un aumento del numero complessivo dei sinistri (+4,9 per cento), degli incidenti  mortali (35,7 per cento), del numero dei morti (20,6 per cento) e dei feriti (5,6 per cento) rispetto all’anno precedente.
“La velocità”, spiega la Fondazione Ania in una nota, “continua a essere uno dei principali imputati insieme alla guida sotto l’effetto di alcol e alla distrazione. E l’andamento delle violazione al Codice della strada contestate dalla Polizia stradale agli automobilisti ne sono una triste conferma. Durante l’esodo 2009 l’eccesso di velocità e la velocità pericolosa (29.586 contravvenzioni, +24 per cento rispetto al 2008) risultano essere le infrazioni maggiormente sanzionate sulle strade del nostro Paese, a cui si aggiungono la guida sotto l’effetto di alcol (779 contravvenzioni, -14 per cento) e il mancato uso di auricolare o vivavoce (787 contravvenzioni, -9,4 per cento)”. La Fondazione Ania ribadisce l’importanza di una guida prudente e invita tutti gli automobilisti a rispettare una serie di regole: non assumere farmaci o alcolici prima di mettersi alla guida, non fumare in auto, non esagerare col caffè, dosare bene cibo e riposo, rispettare i limiti di velocità e, soprattutto, non distrarsi.
“Alta velocità, abuso di alcol, mancato rispetto delle regole, stanchezza e distrazione al volante”, ha detto Salvati, “sono le cause che determinano l’80 per cento degli incidenti. Prima di mettersi alla guida vale la pena pensare a noi stessi, alle persone che sono in macchina con noi e anche a quelle che incontriamo durante il nostro tragitto. Vale la pena mettere a rischio la vita di tutte queste persone per superficialità o imprudenza? Per questo il mio appello non è rivolto solo ai conducenti ma a tutte le persone che viaggiano in macchina: chi guida male può uccidere anche te, fallo smettere”.