Sono sempre più i Paesi europei che, in un modo o nell’altro, favoriscono la circolazione di auto nuove a basse emissioni: diciassette nazioni impongono tasse automobilistiche in base alle emissioni di Co2, mentre quindici Paesi favoriscono lo sviluppo della mobilità elettrica con gli incentivi. Lo afferma l’Acea, associazione dei costruttori europei dell’auto, la quale sottolinea che nel 2009 il totale delle tasse auto nell’Unione Europea è stato di 377 miliardi di euro, cioè il 3,4 per cento del pil.
I diciassette Paesi che impongono le eco-tasse sono Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito, mentre nel 2006 erano solo nove i Paesi che utilizzavano questo sistema di tassazione. Per quanto riguarda gli incentivi per l’auto elettrica, sono presenti in tutti i Paesi dell’Europa occidentale eccetto l’Italia – dove, ricorda l’Acea, sono terminati il 31 dicembre 2009 – e il Lussemburgo. L’Acea sottolinea che l’industria europea dell’auto supporta l’ampliamento degli incentivi fiscali rivolti all’abbattimento delle emissioni. Una tassazione più amica per chi acquista ecologico – conclude l’Acea – aiuta a creare un mercato per le nuove tecnologie.