Oltre cento autotrasportatori sono pronti a marciare con i loro mezzi sul Brennero per sfidare l’Austria nella “guerra” sui limiti all’accesso di camion italiani diretti, con i loro carichi di merci, verso i mercati europei. Ad annunciarlo sono stati gli stessi rappresentanti delle oltre 100 imprese di autotrasporto aderenti alla Fai, la federazione autotrasportatori italiani, riuniti a Parma in occasione di una giornata di studio organizzata dalla presidenza nazionale, dichiarandosi pronti a prendere parte a un’eventuale manifestazione di protesta “guidata” dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini invitato dal presidente della fai, Paolo Uggè , a invito a intensificare i controlli sui mezzi che dall’Austria entrano in Italia. A riaccendere le polveri sul caso Brennero, sono state le dichiarazioni di Leonore Gewessler , esponente dei verdi dal gennaio 2020 alla guida del ministero austriaco per la protezione del clima, l’ambiente, l’energia, la mobilità, l’innovazione e la tecnologia che ha accusato il ministro Matteo Salvini di pensare solo agli interessi della lobby degli autotrasportatori italiani. Sostenedo “teorie fantasiose, offensive, che non le fanno onore” come ha immediatamente replicato proprio il presidente della Fai, denunciando come “ quanto affermato dalla ministra austriaca non sia in linea con i dati esistenti sull’inquinamento: quelli delle centraline di rilevazione”, ha tuonato Paolo Uggè da Parma, “ attestano valori di segno opposto rispetto a quelli riportati dalla signora Gewessler”, accusata anche di “ tacere sul fatto che autotrasportatori austriaci possano circolare al Brennero come se le emissioni da loro prodotte fossero prive di elementi inquinanti”. Ma non è tutto: ribadendo come “ l’Austria, contingentando i Tir italiani, continui a indebolire il sistema economico del nostro Paese”, il presidente di Fai-Conftrasporto ha sottolineato una volta di più “il diritto delle popolazioni italiane a non subire le emissioni rilasciate da automezzi esteri che percorrono le nostre strade”, rinnovando la “propria solidarietà al ministro Salvini in questa battaglia” e rinnova “l’invito a intensificare i controlli sui mezzi che dall’Austria entrano in Italia. Se la ministra Gewessler difende i diritti delle popolazioni austro tirolesi”, è stata la conclusione, “il minimo che il governo italiano possa fare è tutelare gli interessi delle sue popolazioni”.