La mancanza di camionisti diventerà l’occasione per aiutare gli italiani in difficoltà in Venezuela?

 “L’allarme lanciato dalle associazioni di autotrasportatori sulla mancanza di autisti, con oltre 40mila addetti che potrebbero mancare nei prossimi anni, rilancia il tema della inadeguatezza del sistema nazionale sull’incrocio della domanda e offerta nel mondo del lavoro. Sono inadeguati i centri per l’impiego così come lo è il reddito di cittadinanza, manovra che, come era del resto facile prevedere, non solo ha completamente fallito il suo scopo iniziale, quello di incentivare la ricerca di lavoro, ma si è addirittura dimostrato uno strumento completamente disincentivante”. Ad affermarlo è stato il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra che sulla mancanza di autisti nel futuro ha fatto un rapido calcolo: “ considerando un turnover medio del 10/15 per cento su un parco mezzi di oltre 400mila veicoli, si può prevedere la mancanza di oltre 40mila addetti per i prossimi anni. E visto che la quasi totalità delle merci nel nostro Paese si basa sul trasporto su gomma appare chiaro che non è un problema da sottovalutare”. Un problema “difficilissimo”, per il quale, ha aggiunto l’esponente del partito guidato da Giorgia Meloni, “non esiste un’unica soluzione”. Ma un punto di partenza irrinunciabile sì: “La formazione che è sicuramente un tema da affrontare a partire dalla scuola. La guida di questi mezzi ormai richiede attitudini non solo fisiche ma anche tecniche per le varie tecnologie di cui ormai i mezzi sono dotati. Alzare gli stipendi, come qualcuno propone, può essere sicuramente un incentivo, ma occorre poi stare attenti a non impattare sul prezzo finale della merce, con il rischio di scaricare tutto sul consumatore finale. Occorrerebbe, invece, un ragionamento sul costo del lavoro, che sul settore, come in tanti altri, incide in maniera considerevole. Altro tema da approfondire sono le accise sui carburanti che pesano in maniera considerevole sulla formazione dei prezzi dell’autotrasporto. Sicuramente un piano strutturale nazionale della logistica può e deve essere fatto per ottimizzare il sistema trasporti, senza escludere il tema dei costi per l’acquisizione della patente, troppo elevati, e che sicuramente non incentivano i nostri giovani. Una serie di azioni da mettere in campo per il medio termine per cercare di attenuare la crisi di mancanza di manodopera”. Una carenza di conducenti di mezzi pesanti che secondo Patrizio La Pietra potrebbe essere contrastata ricorrendo a manodopera estera, come suggerito da alcuni operatori del settore, con una “corsia preferenziale” per i tantissimi connazionali o di origine italiana che vivono all’estero, in particolare del Sud America. “Penso per esempio ai nostri connazionali in Venezuela che stanno vivendo una situazione critica e pericolosa sotto un regime che sta calpestando ogni tipo di diritto, a cui oggi si aggiunge la crisi sanitaria. E’ necessario lavorare a un progetto serio e concreto che incentivi questa immigrazione insieme a facilitazioni per il riconoscimento delle patenti venezuelane. Questo potrebbe dare una risposta immediata al problema e allo stesso tempo dare una possibilità ai tanti italo-venezuelani di poter tornare in patria ed essere di aiuto al nostro Paese e alle loro famiglie”.