La Motor Valley, il distretto emiliano tra Modena e Bologna dove sono nate Ferrari, Maserati e Lamborghini, potrebbe scomparire se dal 2035 dovesse davvero “partire” il divieto di vendita di auto con motori a scoppio proposto dall’Unione europea? Oppure 14 anni potrebbero essere più che sufficienti per le tre case automobilistiche che hanno scritto pagine leggendarie della storia dei motori per adeguarsi al full electric? Il dibattito è aperto dopo le dichiarazioni del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, secondo il quale, la via intrapresa dall’Europa significherebbe la possibile chiusura della Motor Valley. O, almeno, questo potrebbe essere il tristissimo finale, secondo il ministro “ a tecnologia costante”. Affermazione non del tutto chiara (e nemmeno chiarita in seguito) ma che presa letteralmente potrebbe significare “se le nostre case automobilistiche che hanno fatto sognare, con le loro supercar, intere generazioni, non sapranno adeguarsi passando, appunto, dai motori a scoppio a quelli a emissioni zero – a batterie o a celle di combustibile. Cosa che, peraltro, hanno già fatto altri marchi leggendari, primo fra tutti la Porsche che ha visto accelerare le prenotazioni della Taycan a batterie, dimostrando che la strada della transizione verso il verde è possibile: basta non perdere tempo. Cosa che si sta facendo, per esempio, in casa Maserati dove la prima super sportiva elettrica dovrebbe accendere i motori già l’anno prossimo, e seguita dalla prima Ferrari, il cui arrivo è previsto per il 2025. Una corsa contro il tempo nella quale non dovrebbe attardarsi troppo neppure Lamborghini poi, del gruppo Volkswagen, che potrà sfruttare le ricerche sviluppate da Audi e Porsche. Perché allora perdersi in “piagnistei” affermando che il 2035 è “troppo presto” per cambiare quando e non provare ad accelerare a manetta sulla via della riconversione per arrivare , una volta tanto, primi al traguardo della competitività? I progettisti di casa Tesla, partendo da zero, in nove hanno hanno creato la Model S. Gli ingegneri della Motor Valley, partendo da una ricerca ormai avanzatissima in materia, in 14 anni non sarebbero davvero in grado di far cambiare strada anche alle italianissime supercar?