Via Mercatorum, l’antico percorso delle merci apre ai turisti che vogliono viaggiare nel tempo

Una rete di antiche mulattiere che attraversano le montagne della Val Seriana e della Val Brembana con un comune punto d’arrivo: il mercato che aveva luogo sotto i porticati delle case di Cornello dei Tasso, autentico crocevia dei traffici di merci fra l’alta Valle Brembana e la Valtellina, allora territorio svizzero. Era questa la “Via Mercatorum”, il tragitto che veniva percorso dai mercanti del Medioevo prima che venisse costruita una strada più veloce e comoda, la Via Priula, realizzata sotto la dominazione veneziana. Una rete di antiche mulattiere che in futuro potrebbe consentire di far viaggiare non più merci ma turisti, valorizzando le tante località (e le attività aperte sul territorio) che s’incontrano lungo il suo percorso, seguendo l’esempio di un tragitto diventato famoso in tutto il mondo, il “Cammino di Santiago di Compostela, intreccio di itinerari che a partire dal Medioevo Continua a leggere

Grandi navi da crociera da Venezia a Marghera, per Confturismo Veneto è un buon compromesso

“Un buon compromesso”: così il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli ha commentato la decisione di far attraccare le grandi navi da crociera a Marghera dal primo agosto, impedendo così che i giganti del mare continuino a navigare davanti a San Marco o lungo il canale della Giudeccacome deciso da un decreto legge approvato in consiglio dei ministri. Una soluzione valutata positivamente perché “manterrebbe la portualità a Venezia, salvaguardando i posti di lavoro e le attività da un lato, e liberando il canale della Giudecca dall’altro”, come ha sottolineato Marco Michielli, che è anche vicepresidente nazionale di Confturismo Continua a leggere

Autorità dei trasporti, le aziende aspettano i rimborsi promessi. Ma quando arriveranno?

“Gli autotrasportatori non dovranno pagare il contributo all’Art, l’Autorità di regolazione dei trasporti, e le imprese che hanno già versato la quota saranno rimborsate”: inutile dire che la notizia, (arrivata quasi in concomitanza con la scadenza per il pagamento e con diverse aziende che avevano già provveduto al saldo ) era stata accolta con grande soddisfazione dagli imprenditori del settore, in qualche caso letteralmente imbufaliti all’idea di dover pagare, per di più dopo una crisi infinita provocata dal l’epidemia di Covid, una tassa per mantenere in vita quello che in moltissimi considerano da sempre un inutile “carrozzone statale”. Ora però gli autotrasportatori si stanno domandando quando arriveranno quei rimborsi. Continua a leggere