Il 2009 è stato l’anno orribile per l’economia italiana, così come del resto per quella mondiale, con una crescita zero o addirittura sotto lo zero per il Pil di molti Paesi. Quello che sembra non cambiare mai sono gli aumenti, destinati a colpire anche chi viaggia visto che l’ultimo aumento, in ordine di tempo, dell’anno, riguarda le tariffe dei pedaggi autostradali, destinate ad aumentare dal 1° gennaio 2010 con incrementi che raggiungono e superano addirittura il 15 per cento. Una “stangata” resa ancora più pesante dal segno meno fatto registrare dai fatturati delle aziende e dai bilanci familiari. Ecco una “mappa” dei balzelli. Ativa S.p.A. 6,23%; Autostrade per l’Italia S.p.A. 2,40%; Autostrada del Brennero S.p.A. 1,60%; Brescia-Padova S.p.A. 6,56%; Centropadane S.p.A. 0,74%; CISA S.p.A. 1,76%; Fiori S.p.A. 1,15%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 1,41%; Tangenziale di Napoli S.p.A. 2,17%; RAV S.p.A. 0,94%; SALT S.p.A. 1,50%; SAT S.p.A. 2,11%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 1,43%; SATAP Tronco A4 S.p.A. (Novara Est-Milano 15,83%; Torino-Novara Est 15,29%); SATAP Tronco A21 S.p.A. 9,70%; SAV S.p.A. (Autostrada 1,36%; Raccordo Gran S. Bernardo 1,04%); SITAF S.p.A. 2,35%; Torino-Savona S.p.A. 1,47%; Strada dei Parchi S.p.A. 4,78%. Non sono stati invece riconosciuti incrementi tariffari per il Consorzio per le Autostrade Siciliane (Messina-Catania e Messina-Palermo), per Autovie Venete S.p.A. e per Asti-Cuneo S.p.A. In controtendenza le tariffe di pedaggio della Società CAV S.p.A. che sono state ridotte, rispettivamente, del 1,00% per l’A4 VE-PD, Tang. Ovest di Mestre e raccordo con aeroporto Marco Polo e del 1,18% per il Passante di Mestre