“Non c’e’ altra soluzione che la revoca totale della concessione ad Aspi. Non per una persecuzione, il modello di manutenzione di Aspi, quello del ponte Morandi, è lo stesso che hanno applicato su ognuno dei 3000 chilometri che lo Stato ha affidato loro. Le gravi inadempienze sono palesi, non bisogna perdere altro tempo se non vogliamo altri morti”. A chiedere nuovamente la revoca della concessione ad Aspi, all’indomani del crollo dei calcinacci da un tunnel sull’A26, è l’ex ministro per i Trasporti Danilo Toninelli, che in un’intervista al quotidiano ha denunciato come “ormai sia chiaro che la manutenzione dell’intera rete Aspi e’ stata abbandonata e che sono state stanziate cifre irrisorie per gli interventi. Non lo dice il cattivo Toninelli,”, ha concluso l’ex ministro, “stavolta e’ scritto nero su bianco nella relazione della Corte dei conti appena pubblicata, non possono più accampare scuse”.