Europa pronta a chiedere all’Italia di rimborsare 814 milioni di euro per i ritardi sulla Tav

La Commissione europea “non esclude” di dover chiedere all’Italia di rimborsare i contributi Ue della Connecting Europe Facility se non saranno spesi “ragionevolmente in linea con le scadenze degli accordi” perché come qualsiasi altro progetto, ritardi nella sua attuazione potrebbero portare a una riduzione dei finanziamenti assegnati, che per la prima fase dei lavori della Tav ammontano a 814 milioni di euro. Lo ha ricordato un portavoce della Commissione Ue dopo le decisioni del ministro alle Infrastrutture e ai trasporti italiano Danilo Toninelli di rinviare i bandi al 2019. “Speriamo che cio’ non accada”, ha commentato Enrico Brivio, portavoce della Commissione Ue responsabile del dossier Trasporti.”La galleria Lione-Torino é un progetto importante, non solo per la Francia e l’Italia, ma per l’Europa nel suo insieme, per la sua dimensione strategica europea per la quale il progetto è cofinanziato in maniera significativa dal bilancio dell’UE, basandosi su un accordo di sovvenzione con un programma chiaro per il completamento dei lavori a esso allegati. Il progetto è ora in corso ed è importante che tutte le parti mantengano i loro sforzi per completarla a tempo debito, in linea con la convenzione di sovvenzione”.