Avete la partita Iva? È il momento giusto per comprare un’auto: “Benefici fiscali eccezionali”

Chi ha la partita Iva e vuole cambiare auto è meglio che si sbrighi. Lo spiega Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, che commentando i risultati del mercato dell’auto a ottobre (in Europa, +5,9 per cento), lancia un messaggio forte e chiaro: “Per capire come andrà a finire questo 2017, occorre attendere le decisioni definitive di Governo e Parlamento sul superammortamento degli autoveicoli. Se terminerà il 31 dicembre ci sarà una corsa delle aziende all’acquisto, se verrà prorogato, magari in misura ridotta, questo possibile fenomeno potrebbe essere attenuato. Ad ogni modo per andare sul sicuro il messaggio alle partite Iva è di acquistare ora per poter usufruire, senza sorprese, dei benefici fiscali che sono veramente eccezionali”, spiega il presidente dell’associazione che rappresenta i concessionari.

Intanto, dopo il calo di settembre, è tornato a crescere il mercato europeo dell’auto (Ue più Efta), con più di 1,2 milioni di auto immatricolate a ottobre (+5,9 per cento rispetto allo scorso anno). Positivo anche il consuntivo da gennaio, che cresce del 3,8 per cento con 13,2 milioni di nuove immatricolazioni. A trainare il risultato di ottobre, le performance di Francia e Spagna (+13,7 per cento), seguite dall’Italia (+7,1 per cento) che si conferma invece la piazza più dinamica, nei primi dieci mesi, tra i maggiori mercati (+8,9 per cento). In positivo anche la Germania (+3,9 per cento ad ottobre, +2,3 per cento il totale gennaio-ottobre), mentre continua a rallentare il Regno Unito che, con un ulteriore calo del 12,2 per cento ad ottobre, porta a -4,6 per cento il parziale del 2017. “L’incremento di Francia e Spagna, unite al miglior risultato medio complessivo di questo secondo semestre, determina un’armonizzazione dei valori europei con quelli del nostro Paese. L’Italia rimane comunque il mercato più dinamico tra i principali mercati Ue, ma non dobbiamo scordare che il 18 per cento delle targhe di ottobre provengono da kilometrizero e il canale privati, il più importante per il mercato, perde nei primi 10 mesi di quest’anno il -5,6 per cento”, spiega il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi.