C’è un’auto in Formula 1 e anche in altre competizioni che corre davanti a tutte le altre ma non vince mai. La safety car o pace car (come viene chiamata in Nordamerica) ha compiuto 41 anni. Ha girato su un circuito per la prima volta nel 1973 al Gran Premio del Canada: si dovevano rallentare le auto in seguito a un grave incidente e il pilota tedesco Herbert Linge ebbe l’idea di far entrare in pista una macchina proprio con quello scopo. Un’idea intelligente e allo stesso tempo utile. Tanto che a quell’auto non si rinunciò più.
La prima safety car della storia fu una Porsche 914/6: vi saliva a bordo anche un medico, che più tardi troverà un suo mezzo dedicato con la medical car. Nell’elenco delle safety car della storia ci sono modelli anche non proprio da Formula 1, come la Fiat Tempra. Era il Gran Premio del Brasile del 1993 e la Fiat Tempra berlina 2.0 16 valvole viene ricordata come la meno performante della storia. Fortunatamente entrò sul circuito solo per far fare il giro trionfale di pista ad Ayrton Senna. C’è stata anche una poco sportiva Tatra 613, una Opel Vectra nel tristissimo Gran Premio di Imola in cui scomparvero proprio Senna e Roland Ratzenberger. Oppure la Honda Prelude. Ma anche la Lamborghini Countach e dal 2000 le Mercedes-AMG. Da allora la Fia (Fédération Internationale de l’Automobile) ha affidato il compito di guidare la safety car al quarantaduenne pilota Bernd Mayländer nativo di Schorndorf, in Germania. Quest’anno guida una Mercedes SLS AMG con motore V8 6.3 litri da 571 cavalli. La safety car è protagonista anche delle gare di moto. Nel mondiale Superbike in caso di necessità entra in pista l’Alfa Romeo 4C, nel Motomondiale la BMW M4 (con motore biturbo da 430 cavalli).