Un litro di latte viaggerà sicuro costando solo 0,005 euro in più

Quanto aumenteranno, per effetto dei costi minimi di sicurezza del trasporto, i prezzi del pane e dello zucchero? Quanto si pagherà in più per un paio di scarpe di ginnastica, un televisore o dei jeans? Lo rivela Confcommercio, che ha realizzato un’interessante analisi proprio per valutare i possibili effetti sui prezzi finali di alcuni beni di largo consumo a causa dell’aumento dei costi per l’autotrasporto conto terzi. Partendo dai dati disponibili (Unicredit-Logistica Economica) relativi all’incidenza complessiva dei costi di trasporto e soprattutto a quella del trasporto su gomma si sono ottenuti dei risultati decisamente interessanti. Facendo i conti, Confcommercio scopre infatti che in realtà i prezzi resteranno praticamente invariati.L’accurata analisi (chi vuole leggere il documento può cliccare qui) svela che ipotizzando un aumento del 20 per cento dei costi dei servizi di autotrasporto in conto terzi oggetto di contratti scritti alcuni prodotti non subiranno incrementi di prezzo significativi. Un litro di olio, per esempio, costerà 2 centesimi di euro in più (+0,020 euro), mentre per un chilo di zucchero l’aumento sarà di soli 3 millesimi di euro (+0.003 euro). Anche per un chilo di pane (+0,009 euro), un litro di latte (+0,005 euro) e un sacco da 25 chili di cemento (+0,007 euro) gli aumenti sono davvero minimi. La solfa non cambia nemmeno per prodotti di valore maggiore. Un telefonino del valore di 45 euro subirà un aumento di 0,030 euro (3 centesimi), un televisore lcd di 0,079 euro, le scarpe da ginnastica di 0,122 euro (12 centesimi) e i jeans di 0,216 euro (21 centesimi).