Traghetti troppo cari, a Olbia scatta la protesta dei camionisti

È stato un sabato mattina difficile per chi doveva prendere il traghetto da Olbia. Centinaia di autotrasportatori hanno infatti manifestato nel porto Isola Bianca chiedendo collegamenti dei traghetti efficienti e con costi che non penalizzino il trasporto merci per la Sardegna. La manifestazione, iniziata alle 5.30, ha provocato ritardi negli sbarchi e negli imbarchi: alcuni automobilisti hanno perso la nave non riuscendo a raggiungere l’imbarco a causa del sit in e dei camion dei manifestanti. Continua a leggere

Un litro di latte viaggerà sicuro costando solo 0,005 euro in più

Quanto aumenteranno, per effetto dei costi minimi di sicurezza del trasporto, i prezzi del pane e dello zucchero? Quanto si pagherà in più per un paio di scarpe di ginnastica, un televisore o dei jeans? Lo rivela Confcommercio, che ha realizzato un’interessante analisi proprio per valutare i possibili effetti sui prezzi finali di alcuni beni di largo consumo a causa dell’aumento dei costi per l’autotrasporto conto terzi. Partendo dai dati disponibili (Unicredit-Logistica Economica) relativi all’incidenza complessiva dei costi di trasporto e soprattutto a quella del trasporto su gomma si sono ottenuti dei risultati decisamente interessanti. Facendo i conti, Confcommercio scopre infatti che in realtà i prezzi resteranno praticamente invariati. Continua a leggere

Il Governo fermi chi “aggira”
la crisi frenando sulla sicurezza

Conosciamo le difficoltà che l’insieme dell’imprenditoria nazionale vive, ma la contrazione nelle commesse negli ultimi tre mesi del 2009, con la riduzione delle merci da trasportare, sta avendo ricadute sulle imprese di trasporto in questi primi mesi del 2010 che una ancor troppo timida ripresa non riesce a compensare. Continua a leggere

Caro benzina, i consumatori:
la stangata non è giustificata

“La benzina è passata, nel giro di una settimana, da 1,27 euro al litro a 1,35 di oggi, con un ricarico di 8 centesimi”: sono ancora sul piede di guerra le associazioni dei consumatori per l’ennesimo rincaro dei prezzi dei carburanti. E puntano, come sempre, il dito contro i petrolieri portando anche degli esempi pratici.
“Per esempio”, dicono Federconsumatori e Adusbef, “il 29 dicembre 2009, il petrolio si attestava a 78 dollari al barile con un prezzo della benzina a 1,27, oggi a 82 dollari con una variazione del 4 per cento fa attestare la benzina a 1,35, con una variazione del 7 per cento (il 3 per cento in più) e in presenza di una, anche se pur minima, rivalutazione dell’euro sul dollaro”. Continua a leggere