Il sistema d’inversione contabile Iva Reverse Charge sale a bordo dell’autotrasporto e della logistica aprendo le strade alla possibilità che l’imposta sul valore aggiunto venga versata direttamente dal committente in nome del prestatore, destinato a rimanere comunque solidalmente responsabile dell’imposta. A introdurre la novità è la Legge di bilancio 2025 che dispone l’obbligo per il prestatore di emettere la fattura mentre il committente provvederà al pagamento che dovrà essere effettuato, senza possibilità di compensazione, entro il mese successivo alla data di emissione della fattura. Per eventuali irregolarità, al committente potrà inoltre essere applicata una sanzione amministrativa d’importo compreso fra i 250 e i 10.000 euro, con responsabilità solidale anche a carico del prestatore. Ora ai responsabili delle imprese interessati a conoscere modalità e termini di attuazione della nuova disposizione, che ha già visto accendersi il semaforo verde in Commissione Bilancio (e che esclude le operazioni effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni e di altri enti collegati alle istituzioni pubbliche, come per esempio fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche o società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri) non resta che attendere l’emanazione del provvedimento a firma del direttore dell’Agenzia delle entrate.