Quanto deve costare un trasporto di merci? Ve lo dicono le nuove tabelle del ministero

“Un importante punto di riferimento per le imprese di autotrasporto nella pianificazione delle attività e nella determinazione dei costi operativi”: così sono state definite le tabelle realizzate dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per “guidare” le imprese di autotrasporto merci per conto di terzi alla definizione di un “prezzo corretto” da far pagare alla committenza. Un punto di riferimento che nell’ultima versione, pubblicata sul sito del ministero, ha subito un’importante novità: il metodo di calcolo è stato infatti rivisto, alla luce di uno studio pubblicato a settembre dall’Albo degli autotrasportatori, offrendo dunque nuovi costi indicativi minimi e massimi per le quattro categorie interessate mezzi fino a 3,5 tonnellate; tra 3,5 e 12 tonnellate; tra 12 e 26 tonnellate; oltre 26 tonnellate), frutto dell’analisi dei costi per l’acquisto dei veicoli, per la manutenzione ordinaria e straordinaria, per pneumatici e revisioni, bolli e assicurazioni, pedaggi autostradali, stipendi dei conducenti, calcolo delle trasferte, e degli straordinari. Continua a leggere



Bergamo2.0, il sito che racconta il mondo su due ruote fra storie, personaggi, attività, turismo…

Fra gli articoli più letti ci sono quelli dedicati a Julia, la minipilota di motovelocità nata lo stesso giorno e mese di Marc Marquez che sogna di vincere un giorno davanti a lui, grande promessa del motociclismo di soli 12 anni entrata a far parte della Scuderia bergamasca Norelli; a un pilota, Alberto Rota, che di Julia potrebbe invece essere addirittura il nonno ma che nonostante questo corre ancora e da campionissimo, al punto da conquistarsi il titolo di “Leone di Misano”, entrando nella leggenda dopo aver spinto al traguardo la moto senza benzina e vincendo il titolo italiano; a Ettore Tacchini, famosissimo avvocato bergamasco che ha lasciato senza parole un giudice (e non solo lui…..) percorrendo 2500 chilometri in moto per essere presente in aula, in tribunale, a Reggio Calabria, per affrontare un a causa. E, ancora, hanno attirato la curiosità dei lettori (che hanno fatto registrare al neonato sito Bergamoduepuntozero.it oltre 20mila pagine visualizzate a poche settimane

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Il video sull’autotrasporto che racconta cosa sta succedendo (e cosa rischia d’accadere…)

Trent’anni di attività possono rappresentare un’ottima occasione per compiere un viaggio a ritroso nel tempo, nella propria storia professionale, imprenditoriale, associativa. Ma sono anche una fantastica opportunità per viaggiare nel presente e nel futuro, magari facendo tesoro proprio della storia passata, che è sempre maestra di vita. Un’opportunità che non si sono lasciati sfuggire i responsabili della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Verona che in occasione del proprio trentesimo “compleanno” hanno voluto realizzare un viaggio proprio nel futuro della categoria, affidato a un video con protagonisti gli imprenditori dell’autotrasporto di domani. Giovani (e in qualche caso giovanissimi) nuovi professionisti del settore, spessissimo in aziende di famiglia, chiamati non solo a evidenziare, davanti a una telecamera, i problemi del settore, ma anche a suggerire possibili soluzioni, come sottolinea il primo protagonista del video, Moreno Santarosa, presidente della Fai veronese, che insieme con lo storico segretario Alessio Sorio ha voluto trasformare il 30 anniversario in un messaggio “destinato a restare nel tempo” , Continua a leggere



Un giovane camionista quanto “vale” in più rispetto a chi lavora “trasportando” messaggini?

Alle nuove generazioni di camionisti non si può chiedere di compiere i sacrifici che erano abituati a fare i loro nonni o  padri,  cresciuti in una “cultura” del lavoro dove appariva “normale”  lavorare anche 12 ore al giorno o più. Se si vuole davvero affrontare realisticamente l’emergenza autisti, con oltre 15mila conducenti di mezzi pesanti che mancano all’appello in Italia, è indispensabile partire da questa considerazione. E poi imboccare senza esitazioni la sola strada percorribile se si vuole davvero risolvere il problema: quella che porta ad offrire una maggiore qualità di vita a chi decide si fare questa professione, impegnativa, carica di responsabilità,  oltre che vitale per il paese”. Ad affermarlo è il presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, Giuseppe Cristinelli, imprenditore alla guida di un’azienda di autotrasporto che ogni giorno consegna tonnellate di prodotti alimentari freschi e che dunque sa meglio di chiunque altro quanto “valga” il lavoro di un conducente per la “normale vita quotidiana di decine di milioni di famiglie”. Ma anche un autotrasportatore che sa per averlo sperimentato di persona, Continua a leggere