Nell’Unione europea, in Norvegia e nel Regno Unito mancano oltre 230mila camionisti e le analisi indicano un peggioramento della situazione talmente grave da lasciar prevedere che nel 2028, a causa del pensionamento degli autisti più anziani e senza un ricambio generazionale, ormai “fermo” da anni, le imprese di autotrasporto (e con loro le aziende produttrici, il mondo del commercio, centinaia di milioni di cittadini) dovranno fare i conti con una domanda (senza risposta) di assunzioni letteralmente drammatica, con 745 mila “camionisti fantasma”. E’ uno scenario più che allarmante per il futuro a breve e medio termine quello disegnato dal nuovo rapporto europeo sulla carenza di autisti di camion realizzato dall’Iru, l’organizzazione mondiale del trasporto su strada che sostiene gli interessi degli operatori di autobus, pullman, taxi e camion, dalle piccole flotte aziendali ai giganti del settore, Continua a leggere