Nuovi aumenti per i pedaggi al Brennero: l’ennesimo “schiaffo” dato dall’Austria all’Italia

Nuovi costi in vista per i veicoli industriali che viaggiano lungo l’asse del Brennero L’Austria sembra infatti decisa ad aumentare in modo progressivo dal 2024 al 2026 il  pedaggio adattandolo alle nuove norme comunitarie sui costi delle infrastrutture, che prevede di considerare anche le emissioni di Co2. Nuovi aumenti, applicati a tutti i veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, proposti dal ministro dei Trasporti, Leonore Gewessler e che hanno ottenuto una prima approvazione dalla Commissione trasporti del Parlamento. Una “manovra” che ha tutto il sapore di uno schiaffo per l’Italia che da tempo sta, inutilmente, facendo pressione sulla Commissione europea perché prenda provvedimenti contro i limiti e i divieti imposti da Vienna al transito dei veicoli industriali lungo il Brennero.

3 risposte a “Nuovi aumenti per i pedaggi al Brennero: l’ennesimo “schiaffo” dato dall’Austria all’Italia

  1. L’Italia minaccia manifestazioni di protesta (a proposito che fine hanno fatto i 100 autotrasportatori pronti a marciare sul Brennero di cui avete scritto solo poche settimane fa, https://stradafacendo.tgcom24.it/2023/09/21/un-esercito-di-100-trasportatori-italiani-pronto-a-marciare-sul-brennero-per-sfondare-i-divieti-austriaci/?) e l’Austria ci prende a calci nel sedere come sempre negli ultimi anni. In sintesi: i rappresentanti italiani, sia politici sia associativi, chiacchierano (perché solo quello sanno fare) e gli austriaci ci trattano per quello che siamo: pecoroni da tosare……

    • Condivido, ma fa attenzione che son permalosi, non avendo argomenti validi per controbattere vanno sul personale. Sia mai fargli notare i quindici anni di chiacchere e i zero risultati. A se ce ne fossero illustrate pure. Roba dimostrabile, non chiacchere.

  2. Non e’ che si leggono solo le notizie di qualche giorno addietro. Bisogna tenersi aggiornati. Oggi mi pare che sul Brennero l’iniziativa della Fai stia dando qualche risultato. Certo anche noi vorremmo che i problemi fossero risolti dal giorno prima. Ma i tempi, soprattutto se è coinvolta la Commissione europea sono quelli che sono…..

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