“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”. L’affermazione del Premio Nobel per la pace Nelson Mandela è perfetta anche per indicare la strada da seguire per cambiare un mondo, quello del lavoro, che mai come oggi probabilmente si è trovato ad affrontare tante difficoltà in alcuni settori. Per esempio quello dei trasporti (un mondo che in parte sta addirittura “scomparendo”, cancellato dai conducenti più anziani giunti al capolinea della pensione e dai giovani che non li sostituiscono, proprio perché non più attratti da una professione che è invece di vitale importanza per la vita quotidiana del Paese) o quello della logistica, settore spessissimo legato a doppio filo con quello dei trasporti. E proprio alla formazione di nuovi esperti della logistica (fra cui figurano anche i responsabili degli uffici traffico, ovvero coloro che pianificano e gestiscono i viaggi) che i responsabili della Gi.Ma.Trans, una delle più importanti realtà del trasporto e della logistica della provincia di Bergamo, hanno puntato per invertire la rotta, per “cambiare un mondo del lavoro che ogni giorno “muove l’intero Paese, la sua economia, e senza il quale non potrebbe esserci una vita normale per milioni di persone, con le merci da lavorare nelle aziende, da acquistare nei negozi. Spalancando, contemporaneamente, a giovani diplomati le porte d’ingresso nel mondo del lavoro, per costruirsi un futuro. Il tutto facendo partire una partnership con i responsabili di Cnos-Fap di Treviglio, Polo di orientamento, formazione e aggiornamento professionale per il settore logistico, con cui i responsabili di Gi.Ma.Trans condividono pochi ma importantissimi concetti base: “qualità del lavoro, attenzione al territorio e preparazione nel settore”, come sottolinea Stefano Quarti, amministratore delegato di Gi.Ma.Trans, felice di poter affermare come per molti giovani imboccare proprio questa strada della formazione si sia rivelato vincente, “visto che in diversi casi sono già cresciuti professionalmente, nelle mansioni e nel ruolo”, e ancor più orgoglioso per il fatto che “i nuovi dipendenti che sono entrati in azienda l’hanno scelta probabilmente per la sua forza e presenza sul mercato, ma poi sono rimasti per i valori che rappresenta, per la condivisione dei suoi principi e perché ciascuno si sente protagonista di un progetto unitario in cui si può fare davvero la differenza” . Valori certificati dai numeri, a partire da quelli delle assunzioni che “nell’ultimo biennio sono cresciute del 25 per cento, con un turnover che si attesta tra i più bassi del mercato”, come aggiunge Stefano Quarti. ” Da gennaio 2020 a oggi le strutture dipartimentali del Gruppo sono raddoppiate, creando lavoro sul territorio e garantendo sviluppo e solidità di occupazione: un ’incremento del personale viaggiante e d’ufficio che, unito al costante avanzamento di tecnologie applicate, sta sostenendo la crescita a doppia cifra dell’azienda”. Una crescita che in Gi.Ma.Trans vogliono far accelerare ancora di più proprio puntando sulla “formazione interna e sull’aggiornamento continuo che consideriamo vere e proprie leve strategiche per il miglioramento personale e professionale, in un contesto lavorativo in cui le nuove risorse trovano un ambiente dinamico e meritocratico, attento al percorso di crescita di ciascuno grazie a piani di sviluppo ben delineati e adeguati alla persona. Dallo stage fino all’inserimento di livello più alto”. Opportunità di entrare in un mondo del lavoro come quello del trasporto e della logistica che, conclude Stefano Quarti, “necessita di competenze specifiche oltre che di flessibilità mentale e tempi di reazione rapidi, garantiti da personale “allenato” con un vero e proprio addestramento. A partire proprio da quello fornito dalla collaborazione con i responsabili del Polo di orientamento, formazione e aggiornamento professionale per il settore logistico di Treviglio: una “palestra” dove per tre anni gli studenti che desiderano inserirsi in breve tempo nel mondo del lavoro, imparano un mestiere necessario in un contesto in costante evoluzione, ma soprattutto “imparano facendo”, come evidenzia uno dei docenti, Marco Campofiorito, assolutamente certo che il vero punto di forza sia proprio l’organizzazione della didattica, con “ molteplici ore di laboratorio e gli stage o in apprendistato nelle realtà aziendali del territorio che garantiscono lo sviluppo di competenze facilmente spendibili in un contesto lavorativo”, con gli studenti che “si mettono alla prova con movimentazione, stoccaggio, trasporto, spedizione, ricezione delle merci, gestione e progettazione di un magazzino, trattamento dei flussi merci e della relativa documentazione”. Un triennio che conduce lo studente alla qualifica professionale di operatore dei sistemi e servizi logistici, con la possibilità, al termine del percorso di entrare nel mondo del lavoro. Cambiando un mondo del lavoro, quello del trasporto e della logistica, tanto importante quanto in difficoltà nel trovare nuovi ricambi generazionali, Che può trovare solo percorrendo una via: quella della formazione.