Non ci sono solo la mancanza di conducenti, l’aumento dei carburanti, i controlli dei Green pass o le proteste dei no vax a mettere a rischio la possibilità che le imprese di autotrasporto possano continuare a effettuare le consegne e che, dunque gli italiani possano trovare le merci nei negozi: a rischiare di fermare i camion (e con loro l’economia e la “vita normale” di ogni giorno del Paese, considerato che su gomma continua a viaggiare la stragrande maggioranza non solo dei prodotti finiti ma anche delle materie prime da lavorare nelle industrie e nelle aziende artigianali) c’è anche la carenza di Adblue, l’additivo che serve ad abbattere le emissioni inquinanti dei mezzi diesel di ultima generazione. A lanciare l’allarme sono i responsabili di Fita Cna Toscana precisando che nell’ultimo mese “l’unico produttore italiano dell’additivo, la Yara di Ravenna, ha deciso che il prodotto non è più commercializzabile a causa dell’aumento del prezzo del metano, indispensabile per sintetizzare gli elementi di cui è composto l’AdBlue. In due settimane”, si legge in una nota dell’associazione, “ il costo dell’Adblue è incrementato da 250 a 500 euro Continua a leggere