L’impennata generalizzata dei prezzi del gas naturale rischia di pregiudicare l’utilizzo di mezzi essenziali per la transizione alla low carbon economy, destando in particolare grandi preoccupazioni per il mondo dell’autotrasporto nel quale si è già registrata una massiccia diffusione dell’uso del gas naturale. In altre parole: è assurdo spendere bellissime parole per spiegare a milioni di italiani che occorre sostituire le vecchia macchine e, soprattutto, i camion, a benzina e gasolio con mezzi a Cng (metano gassoso) o Lng (metano liquefatto) o a biometano se poi li si costringe a spendere cifre improponibili per fare il pieno. E’ partendo da questi presupposti che i responsabili di Assopetroli-Assoenergia hanno proposto al Governo di attuare un “intervento-ponte come la sterilizzazione parziale dell’Iva, con un’estensione dell’aliquota al 5 per cento anche alle forniture di gas naturale, per far fronte a una situazione che in molti non sanno più se definire assurda, paradossale, incomprensibile, insostenibile. Tutti termini che appaiono comunque adattissimi a quella che è stata una vera e propria “esplosione” del costo del carburante alternativo capace di guidare l’Italia sulla via della mobilità sostenibile, verso una transizione energetica che, sottolineano i vertici di Assopetroli-Assoenergia, “deve essere sostenibile da un punto di vista tecnologico, ambientale ed economico”. Una transizione in cui moltissimi italiani hanno “investito” acquistando nuovi mezzi puliti (con gli autotrasportatori in prima fila) ma anche realizzando nuovi impianti, nuove stazioni di distribuzione del gas naturale per autotrazione. Realizzando addirittura una nuova ccellenza italiana, visto che sono quasi 1500 le stazioni di servizio (il 40 per cento dell’intera rete dell’Unione europea) di Cng e 103 di Lng, che garantiscono il rifornimento di un milione di veicoli alimentati a gas naturale, di cui circa 5600 camion e 5000 autobus. “Gli aumenti del costo della materia prima che si stanno verificando in questi giorni hanno già portato il prezzo di vendita del metano a superare, in alcuni casi, quello degli altri carburanti liquidi, minando di fatto la sostenibilità del comparto del metano auto, rischiando di vanificare gli effetti degli strumenti incentivanti già in essere e scatenando infine una pericolosa spirale inflattiva per i cittadini.”, si legge in un comunicato diffuso da Assopetroli-Assoenergia, “Una misura di sostegno emergenziale e temporanea è quindi indispensabile”.