Fercargo contro Mercitalia: “Così frena chi vuole la qualità e l’efficienza del trasporto su rotaia”

“La politica del personale di Mercitalia che invece di assumere e formare giovani in cerca di occupazione ha messo in atto un sistematico reclutamento di personale assunto e professionalizzato dalle imprese ferroviarie aderenti a Fercargo, non solo sta creando gravi danni alle imprese associate ma compromette lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci”. È un’accusa pesante quella mossa alla società del Gruppo Fsi dai rappresentanti di Fercargo, associazione fondata nel gennaio 2009 che raggruppa 19 Imprese ferroviarie (Adriafer, Captrain Italia ,Compagnia Ferroviaria Italiana, DB Cargo Italia, Dinazzano PO, Ferrotramviaria, Ferrovie della Calabria, Ferrovie Udine Cividale, Fuorimuro, GTS Rail, Hupac, nterporto Servizi Cargo, InRail, Medway, OceanoGate, Rail Cargo Carrier Italia, Rail Traction Company, SBB Cargo Itali, Sangritana) per “supportare la liberalizzazione in Italia” e  per “ricercare nella qualità ed efficienza I fattori chiave per lo sviluppo del comparto ferroviario nel mercato del trasporto”. Un’accusa  pesante quanto dettagliata che è stata  messa nero su bianco in un documento inviato al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e al ministro dell’Economia e delle finanze Daniele Franco, invitati a intervenire per “far cessare un comportamento opportunistico”. “Sfruttando la rendita di posizione da  ex monopolista  appartenente a un gruppo con azionista pubblico, Mercitalia, ha reclutato 100 macchinisti in 4 mesi e questa azione sta creando gravi danni alle imprese FerCargo che nel primo semestre 2021 sono state pronte a cogliere i primi segnali di ripresa dell’economia, anche grazie a un rilevante investimento in formazione di nuovo personale specializzato, e hanno fatto registrare un incremento della produzione del 22 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 (pre–pandemia)”, si legge nella lettera inviata Mario Draghi e ai suoi due ministri. “Questo dato ha trascinato il settore a una crescita complessiva del 10 per cento circa, nonostante la performance negativa dell’ex monopolista. Ma l’aspetto squisitamente politico è rappresentato dal freno che l’azione di Mercitalia sta creando allo sviluppo del settore in un momento nel quale tutto il sistema Paese, in accordo con la strategia a livello europeo, sta investendo sullo sviluppo di una modalità di trasporto sostenibile quale è quella ferroviaria. FerCargo chiede al governo un intervento perché la società del gruppo Fsi cessi questo comportamento opportunistico e assuma il ruolo che le dovrebbe competere nello sviluppare una politica del personale basata su un piano costante e corposo di inserimento e formazione, in analogia con quanto portato avanti dalle imprese FerCargo”.