Una rete di antiche mulattiere che attraversano le montagne della Val Seriana e della Val Brembana con un comune punto d’arrivo: il mercato che aveva luogo sotto i porticati delle case di Cornello dei Tasso, autentico crocevia dei traffici di merci fra l’alta Valle Brembana e la Valtellina, allora territorio svizzero. Era questa la “Via Mercatorum”, il tragitto che veniva percorso dai mercanti del Medioevo prima che venisse costruita una strada più veloce e comoda, la Via Priula, realizzata sotto la dominazione veneziana. Una rete di antiche mulattiere che in futuro potrebbe consentire di far viaggiare non più merci ma turisti, valorizzando le tante località (e le attività aperte sul territorio) che s’incontrano lungo il suo percorso, seguendo l’esempio di un tragitto diventato famoso in tutto il mondo, il “Cammino di Santiago di Compostela, intreccio di itinerari che a partire dal Medioevo i pellegrini hanno percorso attraverso l’Europa per giungere alla Cattedrale dove sarebbero custodite le reliquie di San Giacomo e che ha contribuito a far conoscere a milioni di visitatori l’ “offerta turistica” delle regioni attraversate. Un esempio, quello delle strade francesi e spagnole che compongono l’itinerario religioso più famoso al mondo (lungo 800 chilometri nel suo percorso più conosciuto e dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco) partendo dal quale l’associazione “Via Mercatorum” ha elaborato un progetto di valorizzazione del territorio attraversato dall’omonimo percorso che, partendo da Nembro, sale a Selvino per portarsi in Valle Brembana attraverso la Val Serina e risalire fino al Passo del Verrobbio e Passo San Marco. Un progetto per incentivare il “turismo lento”, con il tracciato percorribile a piedi, in bicicletta, a cavallo e perfino a dorso di mulo, facendo sosta in bar, trattorie o ristoranti per rifocillarsi gustando i prodotti tipici locali e nei negozietti e botteghe per fare un po’ di shopping, fra formaggi e salumi ma anche oggetti d’artigianato, che si è concretizzato, dopo quasi un anno di lavoro attraverso la “Carta del mercante” sulla quale collezionare i timbri delle strutture ricettive che hanno aderito al progetto e che si trovano lungo l’antica via dei mercanti medievali. “Un’esperienza per rivivere in chiave moderna le esperienze vissute dagli antenati dei moderni commercianti, scoprendo nel contempo le bellezze naturalistiche, storiche, artistiche e culturali che caratterizzano il territorio”, come hanno spiegato i responsabili dell’associazione guidata dalla presidentessa Silvia Bonomi. Un progetto di oltre 80 chilometri, per tremila metri totali di dislivello, suddiviso in 11 i settori, e altrettanti tratti di mulattiere e sentieri, che vedrà premiati con una pergamena, chiamata “Testimonium”, tutti i turisti che avranno completato la Carta con almeno 11 timbri “conquistati” durante questo affascinante viaggio tra natura, curiosità, arte, cultura e storia, che ognuno potrà percorrere quando vorrà, in diversi operio di dell’anno, senza date di partenza o di arrivo, scadenze o limiti di tempo, libero di fermarsi quando e quanto vorrà ad ammirare gli scorci o gli edifici più suggestivi, ad assaggiare i prodotti locali, ad acquistare un regalo per se o per i familiari e gli amici. Senza scordare una sosta per timbrare la carta nelle 80 strutture ricettive (pro loco e infopoint, ma anche biblioteche e musei, sedi di associazioni e bar) che hanno aderito e che si trovano sparse lungo i 18 centri abitati che si incontrano lungo la via Mercatorum.