Ponti e gallerie a rischio: un rapporto dell’Ocse aveva “avvertito” l’Italia nel 2009

Da almeno 12 anni il mondo politico era a conoscenza del fatto che strade, ponti, gallerie italiane avevano bisogno di interventi straordinari per la messa in sicurezza. Interventi che, se fossero stati eseguiti, forse avrebbero potuto evitare tragedie come quella del Ponte Morandi, del cavalcavia di Annone Brianza. Ad “avvisare” i politici che la situazione era a rischio c’era stato (oltre a moltissimi altri segnali che ogni “politico” avrebbe potuto tranquillamente cogliere anche solo passando sotto un ponte) un rapporto dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Un documento citato proprio in queste ore dal ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che intervistato dal quotidiano ‘La Stampa’ sui disagi di chi in questi giorni sta viaggiando su alcune autostrade, come quelle liguri, ha spiegato “di sapere da un rapporto Ocse del 2009 che le nostre infrastrutture siano vecchie e bisognose di lavori straordinari per la messa in sicurezza. Serve un investimento straordinario di manutenzione, per rendere più sicuri ponti e viadotti, e assicurare condizioni adeguate per i cambiamenti tecnologici. Il tema è strutturale, non è una tempesta estiva. Dobbiamo esserne coscienti” ha proseguito il ministro aggiungendo “che la decisione adottata da lunedì scorso sulle tratte liguri di ridurre i pedaggi< per bilanciare i disagi è un approccio che deve valere per tutte le gestioni. Abbiamo 15 concessioni da aggiornare entro l’anno: proporremo ai gestori di adottare questa pratica, ovunque si renda necessario”.