Le cooperative della vergogna nei trasporti viaggiano grazie allo “Stato che non c’è”

Cosa aspetta lo Stato italiano a far partire una serie di controlli “veri”, a tappeto,  nelle cooperative di trasporto (e non solo) per ripulire questo mondo  da quelle che in realtà sono solo dei paraventi dietro i quali nascondere contratti di lavoro non rispettati e trattamenti dei dipendenti di cui vergognarsi? La domanda, che moltissimi si fanno da anni (ma alla quale in troppi, evidentemente “complici” di un sistema  in cui tutti hanno qualcosa da guadagnare, preferiscono non dare risposta)  torna a riproporsi dopo la scoperta di un nuovo caso: quello di una cooperativa in Lombardia  attiva nel settore del trasporto e nella distribuzione merci,  in una cui sede operativa gli agenti della  Guardia di Finanza hanno scoperto 30 lavoratori irregolari. Trenta soci-lavoratori, sia italiani, sia extracomunitari, Continua a leggere