Una diminuzione delle emissioni di CO2 provenienti dalle proprie operazioni del 50 per cento entro il 20251 e, al tempo stesso, un taglio del 20 per cento delle emissioni generate dai propri prodotti. Sono questi gli obiettivi fissati da Science Based Targets (SBTi), il “piano di difesa dell’ambiente” definito da Scania per ridurre sia le emissioni dirette sia quelle indirette derivanti dalle proprie operazioni e al tempo stesso quelle generate dall’utilizzo dei propri mezzi. Una strategia che ha subito ricevuto le congratulazioni ” per l’impegno nel mettere in atto delle azioni urgenti per affrontare la crisi climatica”, da parte di Alexander Farsan, Global Lead per Science Based Targets di WWF, uno dei partner dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi che ha voluto evidenziare in particolar modo come “Scania sia il primo costruttore di veicoli industriali pesanti a fissare l’obiettivo ambizioso di 1,5°C attraverso l’iniziativa Science Based Targets. L’azienda si impegna a ridurre, non solo le emissioni derivanti dalle proprie operazioni, ma anche quelle generate dall’utilizzo dei propri veicoli”. “La scienza oggi è chiara sul fatto che il futuro della Terra dipenda dal successo nel mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale ben al di sotto di 2°C, il che significa dimezzare le emissioni ogni decennio. Gli obiettivi basati sulla scienza sono fondamentali a questo scopo”, ha invece commentato Johan Rockström, professore in Scienza del sistema terrestre e direttore dell’Istituto di ricerca sull’impatto climatico di Potsdam in Germania. “Il trasporto pesante è la spina dorsale della nostra società. L’impegno di Scania nel fissare obiettivi per il clima basati sulla scienza, attraverso tutta la sua catena del valore, non solo contribuirà a ridurre i rischi sul fronte climatico ma darà un forte segnale all’economia mettendo in evidenza che la decarbonizzazione è reale, attuale e rappresenta un investimento importante sulla competitività futura”. Science Based Targets rappresenta l’ultimo passo di un percorso che nel corso degli anni ha visto Scania ridurre in maniera significativa le emissioni di CO2 provenienti dalle proprie operazioni, dai propri trasporti e dalla logistica, oltre che impegnarsi nel minimizzare le emissioni provenienti dai propri prodotti attraverso una maggiore efficienza in termini di consumi di carburante e mettendo a disposizione delle imprese di autotrasporto la più ampia gamma di soluzioni a carburanti alternativi disponibile sul mercato. “Indipendentemente dal fatto che, al momento, stiamo vivendo una situazione di emergenza, non scenderemo a compromessi sul fronte della sostenibilità. Guidare il cambiamento verso un sistema di trasporto sostenibile è un obiettivo chiave per Scania. Continueremo ad essere altamente impegnati su questo fronte”, ha concluso Henrik Henriksson, residente e Ceo di Scania. “Dato che oltre il 90 per cento delle emissioni di CO2 generate nel nostro business si verifica dopo che i prodotti sono usciti dai nostri stabilimenti, è di fondamentale importanza considerare anche queste emissioni. Non potevamo certo limitare il nostro impegno a ridurre esclusivamente quelle generate direttamente dalle nostre attività. Ecco perché abbiamo intenzione di lavorare in stretta collaborazione con i nostri clienti, così da poter ridurre l’impatto climatico dei loro veicoli, autobus e motori”.