Una preoccupante riduzione dello spessore del rivestimento, legata principalmente a problemi costruttivi, con rivestimenti che avrebbero dovuto essere di circa un metro e che invece sono stati ritrovati di 7-8 centimetri, con riduzioni quindi del 90 per cento. È questa la principale “criticita” riscontrata nel corso dei controlli effettuati nelle gallerie liguri in seguito al crollo di una parte di calcestruzzo dalla volta della galleria Berte’, sulla A26 Genova-Gravellona Toce, gestita da Autostrade per l’Italia, avvenuto la sera del 30 dicembre. Una situazione che, in alcuni casi, rischia di comprometterne la percorribilita delle gallerie, come ha confermato super ispettore inviato dal ministero delle Infrastrutture, Placido Migliorino, secondo il quale le gallerie liguri sono “malate” e in alcuni casi piuttosto gravemente, al punto che i problemi riscontrati “rischiano di comprometterne la percorribilita’. Una situazione che rischia di fermare sul nascere la tanto attesa ripartenza post lockdown della regione già ferita a morte, prima della pandemia, dal crollo del ponte di Genova di due anni fa.