Fili di ferro tesi lungo i sentieri nei boschi per decapitare i motociclisti: l’incubo è tornato

In un vecchio film di Ettore Scola, “La più bella serata della mia vita” uno dei protagonisti, Alfredo si addormenta e fa un terribile incubo: viene decapitato dopo essere stato trascinato al patibolo da un’affascinante e misteriosa motociclista. L’incubo d’essere decapitati, in sella a una moto, mentre si sta compiendo un’escursione nei boschi, da un cavo di ferro teso ad altezza d’uomo, torna periodicamente invece a terrorizzare motociclisti assolutamente sveglissimi. Colpa di folli delinquenti che, spesso solo per “far passare la voglia” agli appassionati di rompere il silenzio della natura, preparano micidiali trappole. L’ultima, in ordine di tempo, è stata scoperta lungo un sentiero Continua a leggere



Una piattaforma merci alle porte della città? I trasportatori invitano tutta Bergamo a parlarne

“Il mondo dell’autotrasporto dovrà imparare a guardare con sempre maggior attenzione “davanti” ma anche “dietro”, a quanto ci eravamo troppo spinti in avanti prima dell’epidemia e della crisi, non “curando” adeguatamente l’ottimizzazione di ogni viaggio, di ogni consegna. In troppi, probabilmente, prima dell’emergenza, pensavamo d’essere i “padroni” del pianeta, di poterne approfittare. Il Locdown ci ha mostrato che non potrà più essere così, che dovremo imparare a mettere a disposizione delle aziende produttrici, che ci auguriamo possano ripartire al più presto, nuove infrastrutture, certo, ma anche nuove modalità di utilizzarle”. A invitare il settore del mondo dell’autotrasporto a fare tesoro di quanto accaduto negli ultimi tempi, a utilizzare l’emergenza Coronavirus come un insegnamento, è Giuseppe Cristinelli, Continua a leggere