Eppur si muove. Lentamente, con i tempi della politica (ulteriormente ritardati dall’epidemia di Coronavirus) ma l’entrata in vigore della riforma delle norme europee sul trasporto su strada ha compiuto un nuovo passo avanti. La commissione Trasporti del Parlamento Ue ha infatti approvato in seconda lettura l’accordo sul ‘Pacchetto mobilità’ raggiunto a dicembre fra l’Eurocamera e il Consiglio Ue dopo un lungo e difficile negoziato. Le nuove regole puntano a evitare il ‘dumping’ sociale fra Paesi e garantire adeguati periodi di riposo (e in migliori condizioni) agli autotrasportatori, permettendo loro di passare più tempo a casa. Inoltre, i cronotachigrafi saranno usati anche per registrare gli attraversamenti delle frontiere in modo da rafforzare la lotta alle frodi. Il voto in commissione conferma la decisione di gennaio con cui gli europarlamentari avevano dato una prima approvazione politica all’intesa raggiunta con i ministri europei, che hanno a loro volta approvato la riforma il 7 aprile. La palla passa ora alla plenaria, che dovrebbe votare nuove norme durante la sessione di luglio. La riforma sarà considerata adottata se nessun emendamento verrà approvato dalla maggioranza assoluta dell’aula.