Sembra inarrestabile il fiume di gasolio di contrabbando che continua a scorrere in Italia. La conferma arriva dall’ennesimo sequestro, compiuto dagli agenti della Guardia di Finanza della 2ª Compagnia di Ravenna, di oltre 163 mila litri di carburante introdotto sul territorio nazionale su cinque autocisterne partite dall’Albania. Gasolio per autotrazione destinato a tre società italiane, introdotto sul territorio nazionale evadendo l’ Iva attraverso l’utilizzo di documenti fiscali che, a un approfondito esame, si sono rivelati falsi, come rivela l’articolo pubblicato on line da gestoricarburanti.it. Le cinque autocisterne e il prezioso carico sono stati sequestrati e i rappresentanti legali delle tre società importatrici sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ravenna per i reati di contrabbando aggravato dalla presentazione di documentazione falsa e tentata truffa ai danni dello Stato. L’operazione è stata resa possibile dall’oramai consolidata collaborazione creata tra l’Ufficio delle Dogane e la Guardia di Finanza in ambito portuale.