“La battaglia per accaparrare lavoro dalla committenza passa attraverso l’asta al ribasso del trasporto stesso, con il risultato che una certa “imprenditorialità malata” recupera sulla pelle dei propri dipendenti il mancato guadagno che non è stata in grado di contrattare. I risultati quali sono? Questi: disastri e morti”. A denunciare un mercato da far west nel settore dell’autotrasporto che mette in pericolo la sicurezza su strade e autostrade sono Marco Gallo coordinatore regionale Filt Cgil Liguria per la merce e logistica e Leonardo Cafuoti, responsabile Filt Cgil Genova, ricordando i due autisti morti sull’A12 nel tratto compreso tra Sestri Levante eLavagna dove, alla fine della galleria Madonna della Neve, poco prima dello svincolo di Lavagna, un Tir ha sbandato e ha invaso la carreggiata opposta finendo contro una bisarca carica di auto uccidendo sul colpo i due autisti a bordo del camion. “La mancata applicazione del contratto nazionale, contratti di somministrazione, agenzie interinali italiane e non, che offrono lavoratori praticamente gratis, senza tutele, senza coperture previdenziali, dumping salariale: questo fa il business del trasporto nell’Europa del terzo millennio. E in tutto questo la sicurezza sul lavoro, le sue norme, il rispetto della vita di chi guida per lavoro e di tutti gli utenti della strada dov’è?” chiedono i rappresentanti sindacali. “ Più lavoro, meno sicurezza, salari da fame, nessuna formazione: questo è lo stato in cui versa oggi il settore autotrasporto. Rispetto delle regole, professionalità, competenza, formazione: sono questi gli strumenti da adottare. Occorre qualità affinché nel settore, così fortemente a rischio di incidente, si riesca a mettere al primo posto la sicurezza e la dignità dei lavoratori sui luoghi di lavoro. La Filt Cgil denuncia e condanna l’estremo degrado che il settore autotrasporto da anni ormai attraversa”.