“Governo che abbaia… ma non morde”. È questo il titolo scelto dalla Fiap, la Federazione italiana degli autotrasportatori professionali, per chiedere al Governo (e in particolare al viceministro Edoardo Rixi, la cui fotografia è stata messa on line sul sito della federazione) “più coraggio per cambiare le regole del gioco” in materia di finanziamenti al settore. Un invito a fare retromarcia soprattutto per quanto riguarda “la decisione di continuare a destinare buona parte dei fondi riservati al settore per una riduzione dei pedaggi che la categoria potrebbe, anzi dovrebbe giustamente chiedere al concessionario”, ma anche contro “la politica della distribuzione a pioggia di tali provvidenze, senza l’applicazione, per esempio, di modelli premiali rivolti ad aziende virtuose. Pur apprezzando il lavoro di dialogo e mediazione svolto negli ultimi mesi dal vice ministro Rixi, che ha testimoniato una proattività unica verso il settore, e nonostante le restrizioni della Legge di bilancio, il risultato ottenuto con il rifinanziamento dei fondi strutturali riservati al settore, pari a 240 milioni di euro per il triennio 2019/2021 la federazione esprime il proprio giudizio critico rispetto all’esito della ripartizione dei fondi”, si legge sul sito Fiap che punta l’indice anche contro “una scelta che ha penalizzato, sostanzialmente, quella parte dei fondi per l’autotrasporto che da sempre proiettano i propri effetti sulla professionalità e la competitività delle imprese, ossia la formazione, ridotti a 5 milioni di euro, rispetto al valore doppio riservato nel triennio precedente, e gli investimenti rivolti al ricambio generazionale dei veicoli che ogni giorno percorrono le strade”. Infine l’affondo: “il messaggio che si trasmette adottando certe scelte appare tutt’altro che positivo per un autotrasporto che ha bisogno di crescere per competere seriamente. Sono, forse, stati salvaguardati gli interessi di alcuni, senza pensare veramente al futuro del nostro settore?”.