L’Italia apre alla via della Seta. Ma se non apre nuove vie verso l’Europa sarà un boomerang

Un’apertura dell’Italia alla Cina, spalancando le porte alla via della Seta, ma senza aprire nuove vie di collegamento fra l’Italia e l’Europa, lasciando la catena delle Alpi a fare da “tappo”, senza nuove infrastrutture competitive in grado di connetterci all’Europa, a iniziare dalla Tav, rischia di portare solo a un’invasione del mercato italiano di merci asiatiche, con conseguenze sulla produzione e sulla occupazione. A lanciare l’allarme è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè Continua a leggere



No Tav no investitori stranieri. L’Ance: “Senza opera il Paese non sarà più credibile”

“Abbiamo lottato perché il Corridoio 5 non passasse in Svizzera, più a Nord. Se ora la Tav non si fa si mette a repentaglio anche l’immagine dello Stato. Chi vorrà mai più venire in Italia ad investire?”. A lanciare l’allarme, ipotizzando una fuga d’investitori da un Paese incapace di adeguarsi infrastrutturalmente, è il presidente dell’Ance costruttori, Gabriele Buia, secondo cui la Tav è un progetto che si deve realizzare assolutamente. Continua a leggere