No ai No Tav: il movimento in crescita è quello di chi combatte i “nemici” dell’alta velocità

“Bloccare la Tav non sarebbe soltanto costoso da un punto di vista finanziario, con l’inevitabile restituzione (in aggiunta al resto) di un finanziamento europeo da 800 milioni di euro, ma rappresenterebbe anche una terribile figuraccia per la credibilità e l’autorevolezza internazionale del nostro Paese. Per sostenere le ragioni della Tav, Forza Italia è pronta a dare battaglia in qualsiasi sede, anche in Europa” A dichiararlo è Stefano Maullu di Forza Italia, aggiungendo che “gli assessori piemontesi che hanno già dimostrato di credere nella validità del progetto, avranno tutto il nostro appoggio”. Il riferimento è per l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco che poche ore prima delle dichiarazioni di Stefano Maullu aveva affermato in Consiglio regionale che “fermare il cantiere sarebbe una follia” e che “se qualcuno avesse ripensamenti sulla Torino-Lione, sempre che sia possibile, questa amministrazione si opporra’ nel modo piu’ fermo”. E a dimostrazione che il fronte “No ai No tav” sta montando, sono arrivate anche le dichiarazioni del presidente del Piemonte Sergio Chiamparino: “Finché sono qui prima di bloccare la Torino-Lione devono passare sul mio corpo . Fermare la Tav vuol dire privare Piemonte e NordOvest per i prossimi 50 anni di un flusso merci che se non passa da qui si sposterà a nord delle Alpi. Dal Consiglio regionale mi attendo un segnale forte che impegni la Giunta a chiedere un incontro urgente col Governo per impedire un grave danno al Piemonte e all’Italia”.